Chi uccide non lo fa per esasperazione. Il femmicidio va raccontato senza ambiguità
Non viveva più insieme al suo assassino da tre anni. Si chiamava Donika Xhafa e abitava a Vercelli l’ultima vittima del dramma del femminicidio. Lo schema è quello classico, che ormai tristemente conosciamo come la tragica trama di un film: lui esce di casa e si dirige con la sua macchina da Calliano d’Asti fino a Vercelli, dove lei abita; cerca di convincerla a riallacciare i rapporti; i due litigano e, da ricostruzione giornalistica: “esasperato dai continui rifiuti, ha estratto la pistola e l’ha uccisa, lasciandola in una pozza di sangue ormai priva di vita in mezzo alla strada”. Leggi Tutto
L’inciviltà non è andata in vacanza…
…ad Acilia come a Lerici
In questo periodo alcuni si stanno godendo un meritato riposo, altri sono impegnati nelle proprie attività o preoccupati della crisi economica che stanno personalmente vivendo.
Purtroppo però non è di certo andata in vacanza l’inciviltà che contraddistingue il nostro Paese sul fronte dei diritti.
La sera del 19 dicembre, nel piazzale antistante la stazione di Acilia, vicino a Roma, G. ha salutato la sua amica con un bacio sulle labbra, in un’area chiaramente visibile dalle telecamere di sorveglianza. Un carabiniere in servizio si é allora avvicinato alle due ragazze urlando loro di spostarsi, che era uno schifo e una vergogna, in quanto avrebbe detto che “due femmine certe cose è meglio che le vanno a fare di nascosto”.
Leggi l’articolo completo sul sito di Sinistra Ecologia Libertà
Ricordiamo il femminicidio…
…nella giornata mondiale dei diritti umani.
Si tratta di una vera e propria strage. Centotrentasette donne sono state uccise da mariti, compagni oppure conviventi nel 2011: quest’anno sono già oltre 100. Dobbiamo provare a disarmare la mano criminale di questi assassini.
Lisa Puzzoli, Luciana Morosi e Giovanna De Lucia sono le ultime tre vittime di femminicidio nel nostro Paese. Le loro storie ci raccontano di un sistema legislativo che non è in grado di garantire la sicurezza delle proprie cittadine.
Lisa aveva denunciato il suo carnefice tre volte negli ultimi due anni. Lesioni, minacce, stalking e violenza privata erano le accuse che aveva lanciato nei confronti del suo ex compagno. Se fosse stata ascoltata probabilmente oggi sarebbe ancora viva al fianco dei suoi figli. Invece no: il 27enne ex compagno della donna ha percorso ben trecentocinquanta chilometri in auto per giustiziarla.
Leggi l’articolo completo sul sito nazionale di Sinistra Ecologia Libertà
“Mai più Complici” aderiamo all’appello di “Se non ora quando”
In solamente 121 giorni, ovvero dal primo gennaio all’ultimo giorno di aprile, in Italia si sono verificati ben 54 casi di femminicidio. Uomini che uccidono le donne, potrebbe essere il titolo di un folle romanzo, se non fosse invece una tragica realtà.
L’attenzione su queste tematiche nel nostro paese non è ancora quella che dovrebbe essere. L’ultimo caso sul quale l’opinione pubblica si è concentrata è quello di Vanessa Scialfa, una ragazza di solamente 20 anni che è stata uccisa con violenza e crudeltà dal suo fidanzato. Leggi Tutto