
CECENIA, LA CITTÀ DI TORINO E LA REGIONE PIEMONTE SCRIVERANNO ALL’AMBASCIATORE RUSSO A ROMA
La Città di Torino e la Regione Piemonte intendono intervenire per sottolineare con preoccupazione la situazione di persecuzione che coinvolge nella Federazione Russa e, in particolare in Cecenia, le persone gay, lesbiche, bisessuali e trans.
Una nuova visita al CIE di Torino. Il circuito carcere-CIE è ormai insostenibile
A distanza di circa due mesi, siamo tornati a visitare il Centro di Identificazione ed Espulsione di Torino.
Il numero di persone ospitate si è mantenuto pressoché invariato: 112 oggi, (93 uomini e 19 donne), 117 a giugno, (90 uomini e 27 donne). I Paesi d’origine continuano ad essere principalmente Marocco, Nigeria, Senegal, Tunisia e Algeria. Leggi Tutto
Sui diritti umani il nostro Paese superi l’arretratezza denunciata dal Consiglio d’Europa
Dopo le parole pronunciate oggi dal commissario dei diritti umani del Consiglio d’Europa, Nils Muiznieks, sembra ancor più evidente l’enorme lavoro che l’Italia debba fare per mettersi al passo con le politiche europee in materia di immigrazione.
Muiznieks dal 3 al 6 luglio ha visitato il nostro Paese con l’obiettivo di tastare con mano le condizioni in cui vivono gli immigrati in Italia. Il rapporto non è sicuramente esaltante: ha espresso grande preoccupazione per gli ospiti dei Centri di Identificazione ed Espulsione, ma anche per chi ottiene lo status di rifugiato politico senza però ricevere il supporto essenziale. Avevamo sollevato la problematica dei CIE dopo la nostra visita a quello di Torino. Anche noi crediamo, come ha detto il commissario dei diritti umani del Consiglio d’Europa, che la situazione degli immigrati sia “inaccettabile in un paese come l’Italia”.
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L’uso dello Scotch lede i diritti umani, come il silenzio sui CIE
Nessuno può ledere in alcun modo la dignità individuale. Due cittadini algerini mercoledì sono stati rimpatriati nel loro paese con metodi a dir poco discutibili. Gli agenti di polizia una volta portati a bordo di un volo Alitalia li hanno immobilizzati e hanno applicato sulle loro bocche del nastro marrone, di quelli che si utilizzano per chiudere i pacchi. Il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri ha relazionato oggi in Parlamento.
Anche noi avevamo subito chiesto un intervento del ministro che facesse chiarezza sull’accaduto e rimaniamo ancora in attesa che chi la vicenda venga resa nota in tutta la sua trasparenza. Cancellieri ha spiegato che “l’uso di mascherine non sembra contravvenire alle rigorose disposizioni, anche europee, cui si rifanno le direttive nazionali circa l’utilizzo di mezzi di contenimento”. Leggi Tutto
Con la sentenza della Corte europea dei diritti umani di Strasburgo conosciamo l’Europa dei diritti e mettiamo per un attimo da parte quella delle banche
