Il nostro ostruzionismo in commissione sul disegno di legge sul Csi-Piemonte porta a casa una pausa di riflessione da parte della maggioranza
Oggi l’assessore regionale Ghiglia sul CSI-Piemonte prima ha mostrato i muscoli, minacciando il richiamo in aula del ddl sul Csl-Piemonte, puntando sul contingentamento dei tempi.
Poi, forse temendo un confronto pubblico, ha rimandato ad una riunione straordinaria dei capigruppo di decidere il da farsi.
Dunque, nessuno spiraglio di luce sul fronte CSI-Piemonte: l’assessore Ghiglia, invece di aprire un vero e proprio dialogo con chi si sta opponendo alla delibera sul CSI-Piemonte, chiedendo un preliminare piano industriale, tenta l’ennesima prova di forza. Si dice rammaricato. Anche noi lo siamo, perché se qualcuno vuole il bene del CSI sono coloro che lo vogliono pubblico e che in questi anni hanno lottato perché avesse finalmente il ruolo che gli compete nelle politiche regionali. L’informatizzazione del sistema sanitario è una competenza che da sempre chiediamo per il consorzio. Leggi Tutto
Adesso che la Lega Nord ha aperto all’utilizzo della cannabis, Cota faccia approvare il nostro PdL sull’uso terapeutico
E’ scoppiata la polemica. Grazie al dibattito interno alla Lega Nord sulla legalizzazione della cannabis abbiamo potuto scoprire che esistono esponenti del carroccio che guardano con interesse a quel vento di cambiamento che sta arrivando dagli Stati Uniti e che vorrebbe spazzare quel proibizionismo che negli anni ha causato troppi danni anche in Italia.
Non è un caso che la discussione sia stata animata proprio tra i corridoi del Consiglio regionale della Lombardia, infatti con il decreto ministeriale del 18 aprile 2007 è divenuto possibile anche in Italia prescrivere e utilizzare alcuni cannabinoidi ad esempio per scopo terapeutico ma in realtà l’accesso a questi farmaci resta molto problematico a causa dell’assenza di protocolli attuativi delle norme già pienamente in vigore a livello nazionale. Leggi Tutto
Continua il nostro ostruzionismo sul disegno di legge sul Csi-Piemonte. Nessun processo sommario sul disservizio stipendi della Città della Salute
Continua l’esame in Commissione Bilancio del disegno di legge di riorganizzazione del Csi-Piemonte, con l’illustrazione degli emendamenti presentati dai gruppi delle opposizioni.
Abbiamo trovato del tutto insoddisfacenti le comunicazioni, attese da parecchie settimane, dell’assessore alla sanità Cavallera rispetto all’informatizzazione sanitaria e al ruolo di regia che potrebbe finalmente svolgere il Csi-Piemonte.
Nessuna dichiarazione precisa: il consorzio potrebbe facilitare il processo di omogeneizzazione del sistema informativo sanitario, a patto che si “stabilizzi”. Non abbiamo compreso che cosa si intenda per stabilizzazione, né sono state fornite date di riferimento, o stime puntuali sui possibili risparmi, eliminando quelli che sono stati definiti “troppi canali di dispersione” da parte delle singole Asl, senza una regia della Regione. Leggi Tutto
Cota, novello Candide, ma la Regione Piemonte non è la migliore delle regioni possibili
Un film già visto, il presidente Cota novello Candide nella “migliore delle regioni possibili”.
E’ surreale infatti che si trinceri dietro dichiarazioni: “la Regione Piemonte è diventata punto di riferimento per il territorio e i suoi cittadini”.
La realtà è invece molto diversa: siamo nel momento in cui la Regione ha toccato il livello più basso di credibilità. Di questo dovrebbe preoccuparsi, al di là delle singole responsabilità, anche perché non vediamo i risultati millantati.
Cota dovrebbe ricordare, ad esempio, che il piano sanitario è franato pezzo dopo pezzo, dalle federazioni alla riorganizzazione delle emodinamiche, per ricordare solo le questioni più note, arrivando ad una sanità commissariata, anche se non formalmente, nella pratica dal Ministero dell’Economia. Leggi Tutto
Consiglio regionale straordinario sull’ASL TO1, un’occasione persa e chi ci rimette sono i pazienti
Il Consiglio regionale straordinario sulle presunte irregolarità amministrative dell’ASL TO1 svoltosi a porte chiuse questa mattina è stata un’ulteriore occasione persa per porre chiarezza agli occhi dei piemontesi in merito alla gestione sanitaria da parte di questa Giunta regionale.
Il taglio dei presidi ospedalieri; l’inutilità delle Federazioni sanitarie e lo spreco di denaro pubblico che hanno rappresentato; la continuità della cura per le pazienti dell’ospedale Valdese di Torino; la gestione del personale medico che viene palleggiato da un presidio all’altro. Queste sono solo alcune delle questioni che negli ultimi due anni abbiamo cercato di mettere in evidenza e di porre all’attenzione di questa maggioranza sorda, cieca e ottusa. Leggi Tutto