Cota avrebbe dovuto indire subito le elezioni dopo il pronunciamento del Consiglio di Stato. Peccato che sia stato necessario di nuovo l’intervento del Tar
Questa sera il Tar ha messo la parola fine alla situazione di incertezza che la Regione Piemonte sta vivendo.
Dovrà essere indetto il voto dallo stesso Cota entro 7 giorni o in caso di inadempienza lo dovrà fare la prefetto, Paola Basilone.
Non possiamo non manifestare amarezza che si sia dovuti giungere a questo punto.
Avrenno preferito che quest’ultima parte della legislatura fosse giocata dalla sola politica, senza un ulteriore intervento della magistratura.
Noi ingenuamentre abbiamo pensato che Cota indisse subito le elezioni dopo il pronunciamento del Consiglio di Stato.
Così non è stato e una legislatura nata male finisce peggio.
Cota usa i ricorsi per ripassare la giurisprudenza in vista del suo ritorno nel mondo dell’avvocatura? Non lo faccia a spese dei piemontesi
Cota evidentemente è colto dalla sindrome del ricorso ossessivo: probabilmente lo fa perché vuole ripassare i vari codici della giurisprudenza per tornare a esercitare la professione d’avvocato. Stia però attento a non farlo a spese dei contribuenti piemontesi: sarebbe inaccettabile.
Non riusciamo a spiegarci diversamente il teatrino che sta mettendo in scena giorno dopo giorno l’ex Governatore della Regione Piemonte. Difendere l’indifendibile non è segno di equilibrio politico, a meno che il leghista non voglia tenere accesa la fiamma della giustizia perché si è reso conto che di lui ormai si può parlare solo per queste cose vista la pochezza dell’opera della sua Giunta. Leggi Tutto
Voltiamo pagina. Puntiamo sui programmi: lavoro e sanità sono priorità
In Piemonte è necessario voltare pagina, ma per farlo dobbiamo partire dai programmi: le priorità sono lavoro e sanità.
Cota convochi immediatamente i comizi elettorali; Chiamparino ci sveli il suo progetto per il Piemonte
L’esperienza della Giunta Cota è arrivata al termine. E’ necessario un repentino cambiamento. Il Presidente non pensi di arroccarsi in ulteriori estenuanti difese del fortino, ma convochi al più presto le elezioni.
La dimostrazione del fatto che questo Consiglio regionale non abbia più alcuna funzione da svolgere è stata la stessa conferenza dei capigruppo che si è tenuta oggi. E’ giusto che il Presidente Cattaneo voglia capire e fare le opportune verifiche formali, ma nel caso in cui fosse confermato il fatto che la firma sull’indizione di nuove elezioni debba essere quella di Cota crediamo che sia necessario evitare qualsiasi spreco di tempo. Non si devono avere indugi. Che siano convocati il prima possibile i comizi elettorali. Leggi Tutto
Finisce il calvario del Consiglio regionale. Ridiamo al più presto la parola ai Piemontesi
Finisce un calvario che ha visto il Consiglio regionale del Piemonte perdere man mano la sua credibilità di fronte agli elettori, avendo dalla sua nascita un peccato originale, dato dalla presunta illegittimità del voto, stasera definitivamente confermata.
Ora è necessario girare al più presto pagina e ridare la parola ai Piemontesi perché possano avere un nuovo governo con un nuovo programma di rilancio di una regione in grave crisi.