
Gradenigo, Cavallera getta la spugna e scarica la responsabilità sulla prossima amministrazione regionale
Cavallera democristiano fino all’ultimo, nessuna certezza sugli atti aziendali sanitari che lascia spazio ad una potenziale anarchia
Oggi in Commissione Sanità è stato affrontato il tema della riorganizzazione sanitaria in base ai nuovi atti aziendali.
L’assessore Cavallera ha illustrato il processo attualmente in atto di ricognizione delle proposte presentate dalle singole aziende sanitarie.
La principale criticità da affrontare, a suo avviso, è la riduzione delle attuali 1119 strutture complesse di 73 unità, per rispettare i parametri nazionali, da individuare soprattutto nei settori tecnico amministrativi.
Non sappiamo però quali siano i tempi di questo processo: così la Giunta si tiene praticamente le mani libere di eventualmente approvare gli atti aziendali o di rimandarli alla prossima amministrazione, magari lasciando alle singole aziende la libertà di anticipare alcune parti degli atti. Leggi Tutto
SEL aderisce alla manifestazione a sostegno del Gradenigo. Cavallera si adoperi per evitare la chiusura
Il gruppo consiliare regionale di Sinistra Ecologia Libertà con Vendola aderirà alla manifestazione convocata per sabato 15 febbraio contro la chiusura dell’ospedale Gradenigo. Si tratta di un ospedale importante per la nostra città che ha 45.000 passaggi al pronto soccorso e che come evidenziano i sindacati è “un servizio ospedaliero d’eccellenza, terzo polo oncologico in Piemonte, eccellenza regionale per la cura dei tumori al colon, insufficienza cardiaca, artroscopia del ginocchio”.
Siamo molto preoccupati che dopo l’ospedale Valdese, Torino possa perdere anche l’ospedale Gradenigo. Ci chiediamo se non ci siano ancora i margini per evitare la svendita di un bene prezioso per la città. Purtroppo lo stallo politico attuale non permette l’operatività normale che dovrebbe avere una Giunta regionale, ma siamo convinti che l’assessore dovrebbe adoperarsi lo stesso perché si eviti la chiusura di un punto ospedaliero centrale per il sistema sanitario regionale, oltre che per esigere la salvaguardia dei livelli occupazionali.
La Regione conferma gli incarichi dei direttori ASL, un atto politico che aumenta l’urgenza di tornare alle urne
Il fatto che l’assessore alla Sanità, Ugo Cavallera, abbia confermato tutti i direttori delle aziende sanitarie regionali, tranne due che scadono in un altro periodo, è un atto politico che non ha nulla a che fare con l’amministrazione del sistema sanitario piemontese. La Giunta non si nasconda dietro l’alibi della continuità perché in alcuni casi quella che viene premiata è la prosecuzione della cattiva gestione.
Comprendiamo che per questa amministrazione fosse praticamente impossibile sostituire i direttori nominandone di nuovi anche per la confusione nella quale versa la Giunta regionale, ma gli obiettivi non si raggiungono con comportamenti cerchiobotisti. Leggi Tutto
Parto gemellare di Domodossola, un sistema informatico sanitario unico avrebbe aiutato un servizio che troppo facilmente è andato in crisi
Oggi in Commissione Sanità è stato ricostruito, dal punto di vista cronologico, ciò che è avvenuto nel tragico caso del parto gemellare della signora di Domodossola, alla quale è arrivata la solidarietà di tutti, compresa quella dell’assessore.
Sono nati naturalmente tanti punti interrogativi che ci dicono che il sistema nel suo complesso non ha funzionato, al di là di eventuali responsabilità singole. Si sono accumulati tanti ritardi, a partire dal fatto che la signora sia arrivata all’ospedale di Domodossola con codice verde, quando invece la sua gravidanza era a rischio, e, come già evidenziato nei giorni scorsi, anche l’ambulanza per il trasporto di emergenza sia stata ricercata con notevole ritardo. Leggi Tutto