Sulla discarica di Sezzadio la Regione ha deciso di non decidere: non vorremmo che fosse uno stratagemma per superare la campagna elettorale
Prima di tutto il bene dei cittadini e quello dell’ambiente: devono essere queste le priorità di chi si assume la responsabilità di amministrare il territorio. La Regione Piemonte in merito alla vicenda della discarica privata per rifiuti cosiddetti “non pericolosi” che dovrebbe sorgere nel Comune di Sezzadio prende tempo, la Provincia chiede approfondimenti e decide di non decidere: non vorremmo che dietro a tutto questo ci fossero meri calcoli elettorali.
Dicono “prima di tutto nell’interesse del nord”, ma nei fatti forse intendono “prima di tutto nell’interesse di qualche piemontese”. Quella della discarica di Sezzadio è una vicenda contorta nelle partiche decisionali, ma limpida nelle problematiche che creerebbe ai cittadini. Leggi Tutto
No alla speculazione dei privati a spese del bene dei cittadini: non si faccia la discarica di Sezzadio
Tutti gli indizi portano allo stesso copevole: la tentazione di fare speculazione a tutti i costi sulle spalle dei cittadini e della sostenibilità ambientale. La scena del delitto è il territorio del Comune di Sezzadio dove qualcuno vorrebbe costruire una discarica privata per rifiuti cosiddetti “non pericolosi”.
Sul tavolo un duplice progetto di discarica che potrebbe ospitare 1.700.000 metri cubi di materiale: un primo sito dovrebbe essere destinato allo stoccaggio di rifiuti inerti provenienti dallo sbancamento derivante dai cantieri del “Terzo Valico”, mentre un secondo dovrebbe essere utilizzato per stoccarvi rifiuti cosiddetti “non pericolosi” tra cui anche le terre provenienti da bonifiche di siti contaminati che potrebbero contenere arsenico, cromo, altri componenti potenzialmente tossici. Leggi Tutto