Oltre le parole.. i fatti: l’impegno di SEL al fianco delle donne
Dell’impegno a favore di una parità di genere reale e non solo di facciata Sinistra Ecologia Libertà ha fatto un vanto. Nichi Vendola in Puglia ha nominato una Giunta composta dal 50% di donne e dal 50% di uomini. E’ una questione culturale. L’Italia è il Paese in cui le donne hanno stipendi più bassi rispetto agli uomini a parità di mansione; in cui ancora vengono uccise da compagni che le ritengono oggetti di proprietà; in cui la persecuzione può diventare una prigionia; in cui un diritto, quello all’aborto, sancito dalla legge può essere messo in discussione per mere questioni poliche. Tutto questo è inaccettabile. Leggi Tutto
I dati dell’obiezione di coscienza mettono a rischio l’autodeterminazione femminile in tema di aborto
I dati del Ministero della Salute hanno messo in luce a livello nazionale quello che noi diciamo da tempo: l’obiezione di coscienza tra i medici aumenta mettendo in pericolo la libertà e la salute delle donne italiane.
I dati che oggi il ministro Balduzzi ha depositato in Parlamento sono chiari.
Potrebbe essere positivo che nel 2011 siano state effettuate 109.538 (dato provvisorio) interruzioni volontarie della gravidanza, con un calo del 5,6% rispetto al dato definitivo del 2010 (115.981 casi).
Purtroppo però a questo dato fa da contro altare che tra i ginecologi si sia passati dal 58,7% del 2005 al 70,7% nel 2009 e al 69,3% nel 2010. Esiste dunque un’emergenza medica legata all’autodeterminazione femminile perché il pericolo che le donne corrano il rischio di non poter usufruire di un diritto che è garantito loro dalla legge è tangibile. Leggi Tutto
Salva la 194, una boccata di aria fresca per le donne e per il nostro Paese
Apprendiamo con grande sollievo che la Corte costituzionale ha dichiarato manifestamente inammissibile, la questione di legittimità costituzionale dell’art. 4 della legge n. 194 sull’aborto, sollevata dal Giudice Tutelare del Tribunale di Spoleto. Un diritto conquistato dalle donne non è stato toccato, ma anzi che viene consolidato dal pronunciamento di oggi.
Un passo indietro rispetto all’articolo 4 della legge 194 oggi avrebbe di conseguenza fatto arretrare anche il nostro Paese che invece sui temi etici deve ancora fare tanti passi in avanti. Siamo davanti dunque ad una vittoria della civiltà davanti al quale però non dobbiamo accontentarci. Il tema dei Diritti deve essere centrale per un centrosinistra che si pone l’obiettivo di Governare, ma soprattutto di portare una ventata di aria fresca in Italia.