• Presto un nuovo centro di prima accoglienza che dia ossigeno al Centro Polifunzionale di Settimo

    CRI Settimo 001Oggi pomeriggio sono stata al Centro Polifunzionale “Teobaldo Fenoglio” di Settimo Torinese per incontrare Ignazio Schintu, coordinatore del centro, e gli operatori della Croce Rossa Internazionale che stanno provvedendo al lavoro di prima accoglienza dei richiedenti asilo sul territorio piemontese.

    Ogni anno presso il centro di Settimo Torinese passano 16.000 persone e gli operatori della CRI quotidianamente devono gestire un totale di 200 persone. Le persone che transitano in questi giorni attraverso il centro polifunzionale sono prevalentemente di origine nigeriana, ma anche provenienti dal Mali e dal Burkina Faso.

    CRI Settimo 004La situazione è indubbiamente complessa. Il sistema ha subito un forte stress, dato l’elevato numero di arrivi in pochi giorni (circa 1300) , ed è per questo che dobbiamo ringraziare quotidianamente gli operatori e le operatrici della CRI di Settimo per il lavoro che fanno, insieme alle singole prefetture piemontesi che stanno facendo sforzi molto rilevanti. L’importanza e la serietà del loro impegno hanno fatto in modo che il sistema di accoglienza piemontese sia diventato un modello per il nostro Paese. L’auspicio è che dopo la redistribuzione dei richiedenti asilo sulle regioni italiane, ci possa essere una migliore programmazione dell’accoglienza in tutto il Paese e quindi un minor sforzo richiesto al Piemonte.

    CRI Settimo 006Ho voluto anche discutere del centro di prima accoglienza regionale. La soluzione ideale è una caserma attualmente in disuso per farla diventare un centro di primissima accoglienza che possa dare respiro al Centro Polifunzionale di Settimo Torinese. La scelta ricadrà su una struttura al di fuori della provincia di Torino. Ci aspettiamo che i tempi di realizzazione di questo progetto siano brevissimi.

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