• Aumento tariffe mezzi pubblici a Torino

    Nell’articolo comparso su Repubblica, vengono delineate le tre ipotesi di aumento che partono dal prezzo unitario della corsa: 1 euro, 1 euro e 10, 1 euro e 20.
    L’adeguamento tariffario a 1.20 o a 1.10 vorrebbe favorire il carnet di 20 biglietti mettendolo a 18 euro. Per il resto abbonamenti ordinari, mensili studenti, agevolati senior, agevolati per disoccupati, agevolati per disabili avrebbero lo stesso costo nelle tre ipotesi.
    E’ stata aggiunta la gratuità per i bambini che non abbiano compiuto 11 anni ed un abbonamento senior particolarmente vantaggioso da utilizzare dopo le 9 del mattino. Sembrerebbe che queste ultime agevolazioni non si reggano economicamente con l’aumento solo ad un euro.
    Dopo il significativo aumento della sosta ed in un’ottica di favorire l’utilizzo dei mezzi pubblici, considerando che all’anno vengono ancora acquistati 17 milioni di biglietti singoli, mi sembra che sia politicamente sostenibile fermarsi ad un euro. Cosa ne pensate?
    Venerdì passerà la proposta in giunta per arrivare in Consiglio Comunale ed essere assegnata in Commissione lunedì prossimo.

8 Comments

  1. alba says:5 Luglio 2007 at 09:11

    Diversi anni fa sono stata ad Amsterdam, ricordo che il biglietto per 10 corse aveva un costa pari a quello di 5 biglietti singoli, questo sì che vuol dire incentivare i mezzi pubblici!

    Torino vuole davvero spostare una parte della mobilità dal mezzo privato a quello pubblico? e allora… bene alla gratuità fino a 11 anni, bene alle facilitazioni ulteriori per over 60, e per il biglietto singolo, non più di 1 euro, per favore!

    e leggete poi quanto seggue a proposito di parcheggi! (è solo uno stralcio dal sito della città)

    Amsterdam è una bellissima città secentesca caratterizzata dai suoi famosissimi canali e da strette viuzze che ricordano altri tempi.

    LE TARIFFE
    La città di Amsterdam è suddivisa in diverse zone tariffarie per il parcheggio. La zona più costosa è quella del semicerchio dei canali. In questa zona, da lunedì al sabato, dalle ore 9.00 alle 24.00 il costo del parcheggio è di 3,20 euro all’ora, la domenica dalle ore 12.00 alle ore 24.00.
    Nelle zone periferiche le tariffe sono più basse.
    Nel centro storico l’abbonamento giornaliero costa 19,20 euro.

    ZONE P+R
    I parcheggi P+R si trovano attorno alla cerchia cittadina. Da queste aree partono regolarmente autobus, tram e metropolitane in direzione del centro della città. La sosta nei parcheggi custoditi P+R ‘Transferium ArenA’ e ‘Olympisch Stadion’ costa EUR 5,50 al giorno e la tariffa comprende due biglietti di andata e ritorno per poter raggiungere il centro città con i mezzi pubblici. La tariffa è valida per le prime 24 ore a condizione che si faccia uso dei mezzi pubblici. Per le successive ore sarà applicata la tariffa ordinaria di EUR 1,90 all’ora per un massimo di EUR 19,00 al giorno. Il parcheggio è aperto 24 ore su 24. I mezzi pubblici che collegano il parcheggio al centro città vanno dalle ore EUR 5,45 alle ore 00.15.

    cari saluti
    alba

  2. Paolo says:5 Luglio 2007 at 22:08

    Aumentare il prezzo dei biglietti (e degli abbonamenti, errore ancora più grave) GTT significherà legittimare ulteriormente la scuola di pensiero: “A questo punto prendo l’automobile, spenderò qualcosa in più per la benzina ma almeno viaggerò comodamente”. Occorrerebbero, a mio parere: a) un rinnovo significativo del parco mezzi, con preferenza per quelli elettrici (la rete tranviaria torinese è ormai ridotta al pallido fantasma di ciò che era prima delle SCELLERATA riforma Rolando del 1982); b) l’utilizzo di impianti semaforici che diano la priorità ai mezzi pubblici; c) l’introduzione di un ticket d’ingresso per le auto nella ZTL centrale; d) una efficace battaglia contro l’innegabile fenomeno dell’abusivismo (non nascondiamoci dietro il solito “buonismo di sinistra”, troppi utenti non pagano il biglietto); e) garantire il rispetto delle corsie riservate al mezzo pubblico. A monte di tutto, comunque, è indispensabile ridurre il traffico di auto private, sono TROPPI i permessi di transito e sosta, lo sappiamo tutti benissimo, si arriva al paradosso che siano più numerose le eccezioni che la regola! L’utente (pardon il cliente, come ci definisce GTT…) non capisce che, se passano tre tram di seguito dopo un’attesa di mezz’ora, la colpa è del traffico privato che blocca il tram: il cliente è invece pronto ad agganciarsi a qualsiasi pretesto per sentirsi legittimato, la prossima volta, a salire sulla sua auto. Torino sta pagando il prezzo di una politica dei trasporti pubblici scellerata, purtroppo -cerchiamo di avere il coraggio di riconoscerlo- ANCHE da parte delle Giunte di Sinistra (di cui sono elettore un po’ amareggiato) che non hanno avuto il coraggio di prendere provvedimenti contro l’onnipotente lobby dei commercianti. Se aggiungiamo il fatto che in Italia manchi, senza dubbio, una “cultura del mezzo pubblico”, che è visto come un qualcosa per sfigati, la situazione diventa davvero difficile. Sarò pessimista, ma “la vedo dura”, cara Monica. MOLTO dura.

  3. sergio says:6 Luglio 2007 at 12:48

    Cara Monica,
    è importante definire che 1,2 euro sono molti, che 1,1 vanno bene o che 1 euro è insostenibile per chi eroga il servizio?

    Non lo credo ,perchè cedere alla polarizzazione dell’attenzione sulle cifre ,pur con il massimo rispetto per le conseguenze , rischia di farci perdere di vista i contenuti fondamentali della questione . Rischia di farci infilare in quella ragnatela nella quale ci siamo infilati tutti affrontando ,ad esempio , il tema dei rifiuti ove le discussioni su costi ,tariffe , metodologia di raccolta e tipolgie di smaltimento hanno paralizzato gli intelletti , mentre passavano norme che , mi si conceda un tuffo nella sporta della spesa quotidiana , impediscono anche a quattro uova di passare di mano dal venditore all’acquirente senza il corredo di un adeguato contenitore … da smaltirsi , naturalmente ! e così via.

    Proviamo invece a fare qualcosa di veramente “rivoluzionario” e tentiamo ,per una volta, di affrontare il problema dal capo anzichè dalla coda.

    Tornando dunque ai nostri trasporti poniamoci alcune semplici, banali e forse anche ingenue domande :
    – cosa ci viene offerto per quei centesimi in più ?
    – la questione monetaria sta a fronte , o dentro,un progetto di miglioramento?
    – dove sono i piani industriali che ,se siste l’obiettivo politico di evoluzione qualitativa e quantitativa del servizio , ne illustrano il percorso , le ricadute sul tessuto socioeconomico urbano ed extraurbano , gli indispensabil passi in avanti sul piano dell’impatto ambientale?
    … e si potrebbe proseguire…

    In conclusione , anche se l’argomento richiederebbe spazi ed approfondimenti ben diversi , pagare di più fa male a tutti ,e a qualcuno ancora di più , ma tutti lo faranno e saranno autorizzati a lasciare per strada , è proprio il caso di dirlo , un altro pizzico di quella residuale fiducia nella “cosa pubblica” che tanto faticosamente nel passato abbiamo tentato di costruire ( … ma attenzione perchè se traducessimo nella lingua dei nostri antichi padri quelle virgolette ,beh…allora sarebbe proprio dura…e la cosa passa anche un po’ attraverso il prezzo del biglietto del tram…).

    Un cordiale saluto .

    Sergio.

    P.S. Resto comunque convinto che se riusciamo a capire ed affrontare i problemi dalla testa anzichè dalla coda ce la possiamo fare.

  4. Anonymous says:7 Luglio 2007 at 23:52

    CARA MONICA,
    DOPO GLI AUMENTI ASSAI CRITICATI PER I PARCHEGGI, NON POSSIAMO IN ALCUN MODO FAR PASSARE PER I TRASPORTI QUESTO SALTO DI OLTRE IL 33%!… 1 €. MI PARE GIA’ UN AUMENTO (OLTRE 10%) ASSAI ALTO E CHE INCIDERA’ PERCENTUALMENTE SOPRATTUTTO SUI CETI BASSI- MEDIO-BASSI, CHE SONO COMUNQUE QUELLI CHE UTILIZZANO MAGGIORMENTE I SERVIZI PUBBLICI E NOI DOVREMMO PENALIZZARLI !? PER QUALE MOTIVO !?… INOLTRE I COSTI DEGLI ABBONAMENTI SETTIMANALI, MENSILI, SPECIALI NON DOVREBBERO AUMENTARE OLTRE IL 2- 3% (VEDI CODICI ISTAT) PER NON ABBASSARE ULTERIORMENTE IL POTERE D’ACQUISTO DEI LAVORATORI E DELLE FAMIGLIE CHE HANNO CARICO FIGLI STUDENTI (PENSA AD UNA COPPIA CHE DEBBA USARE I MEZZI PUBBLICI PER LAVORO CON 1 O 2 FIGLI STUDENTI…) CHE STANNO SUBENDO AUMENTI INCREDIBILI O MEGLIO ADDIRITTURA INSOPPORTABILI PROPRIO NEL SETTORE PUBBLICO E DELLE TARIFFE ! NON POSSONO USARE LA “CAROTA” DELLE GRATUITA’ AI BAMBINI DELLE CLASSE ELEMENTARI (DAGLI 11 ANNI AI 5 ANNI CIRCA, PERCHE’ SOTTO UN METRO DI ALTEZZA GIA’ SONO GRATUITI) PER COLPIRE CON IL “BASTONE” DI AUMENTI INACCETTABILI, TUTTI GLI ALTRI !!! DOBBIAMO, ANZI DOVETE OPPORVI, CON TUTTE LE ALTRE FORZE DELLA SINISTRA, CHIARENDO BENE DA PARTE STA IL NOSTRO MOVIMENTO DANDO UN SEGNALE FORTE E CHIARO: ANCORA UNA VOLTA DICIAMO CHE NON VOGLIANO ESSERE “EQUI…DISTANTI”, MA DESIDERIAMO IMANERE “EQUI…SOLIDALI” ! LUISA CATANUTO

  5. Anonymous says:7 Luglio 2007 at 23:54

    Ringrazio dei contributi di tutti, molto utili.
    Come vedete anche dal sito e dalla rassegna stampa, sembrerebbe che siamo riusciti ad ottenere il risultato voluto. Speriamo per le prossime battaglie 🙂 Monica

  6. Anonymous says:8 Luglio 2007 at 23:04

    Ciao, penso che un euro sia sufficiente. Si vuole incoraggiare o no il trasporto pubblico?. Buona serata. Bruno

  7. Anonymous says:10 Luglio 2007 at 14:45

    L’aumento a “solo” un euro è forse una vittoria della sinistra, ma a me sembra comunque iniquo qualunque prezzo, anche 90, 80, 70 centesimi. Un prezzo equo è un prezzo che deriva dai costi reali e dai ricavi del servizio rapportati alla sua qualità e nella nostra città non è dato conoscere costi e ricavi. Almeno il 70 % degli utenti, infatti, viaggia in autobus senza pagare il biglietto.Fatevi un giro o due in tram e verificate voi stessi. I controlli sono men che sporadici e, ancora una volta, la furberia non viene nè contrastata nè, tantomeno, punita. In questo quadro qualunque aumento è iniquo, rivendico dunque la gratuità e l’impunità per tutti, non solo per i disonesti! S.L.

  8. Paolo says:20 Luglio 2007 at 22:15

    “L’aumento a “solo” un euro è forse una vittoria della sinistra, ma a me sembra comunque iniquo qualunque prezzo”
    Chiedo scusa ad S.L. se ho quotato una parte del suo intervento. Se non ricordo male, nella Bologna “rossa” della fine anni ’70, sperimentalmente, per un breve periodo, fu possibile viaggiare gratis sui mezzi pubblici. Il concetto da dimostrare era che le Aziende, con i soldi incassati dai documenti di viaggio, non si ripagavano nemmeno in minima parte dei costi di gestione e che quindi -provocatoriamente- potessero quasi rinunciarvi. E’ quindi evidente che anche un aumento ad un euro e 20 non porterebbe nessuna significativa miglioria nelle casse di GTT. Il problema di chi non paga il biglietto è reale ma a mio parere non così drammatico, gli studenti, i pensionati ed i lavoratori dipendenti sono quasi totalmente abbonati, i biglietti vengono adoperati in genere da clienti occasionali. Aggiungo che una lotta dura ai “portoghesi” costerebbe un sacco di soldi, otterrebbe risultati momentanei, legati alla costanza dei controlli… un po’ come sta capitando (lo vediamo tutti, mi pare) con la farsa della patente a punti, all’inizio tutti viaggiavano con le cinture allacciate, ora (terminate le coreografiche ed effimere campagne di controllo) tutto è tornato -o quasi- come prima. Saluti ironicamente sconsolati.

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