• Presto un tavolo interassessorile sulla salute e i migranti

    Presto istituiremo un tavolo di lavoro regionale interassessorile fra le Direzioni Coesione sociale e Sanità sulla salute e i migranti, che veda la partecipazione delle stesse comunità straniere. La priorità è quella di analizzare le cause delle difficoltà di accesso ai servizi sanitari per la popolazione straniera residente in Piemonte e per costruire un piano di azioni concrete. Questi sono i punti principali che ho voluto affrontare oggi in Consiglio regionale durante la risposta a un’Interrogazione a risposta immediata sulla circoncisione rituale, tema che verrà affrontato nel tavolo.

    In questi mesi l’assessorato all’Immigrazione ha avviato un processo partecipativo rivolto alle comunità di stranieri e alle loro associazioni con l’obiettivo di riscrivere insieme la legge regionale sull’immigrazione che risale al 1989. L’ultima riunione è avvenuta il primo aprile di quest’anno.

    La circoncisione rituale è una delle attività erogate dal servizio sanitario piemontese da molti anni. La prima sperimentazione è avvenuta a partire dal 2006 presso l’Ospedale infantile Regina Margherita a Torino. Quando la sperimentazione è terminata la circoncisione è stata inserita tra le attività ospedaliere ordinarie con compartecipazione alla spesa. Attualmente il tariffario vigente prevede una tariffa di 100 euro.

    È necessario che le comunità religiose presenti sul territorio promuovano azioni di informazione e di sensibilizzazione per garantire che questa pratica sanitaria avvenga in condizioni di sicurezza. La Direzione regionale della Sanità nei prossimi giorni invierà alle Aziende Sanitarie Piemontesi una nota con la quale rammenterà loro la necessità di assicurare la circoncisione ai soggetti che la richiedono.

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