• Nuovi criteri per la concessione delle Borse di Studio: condividiamo le critiche degli studenti

    L’assessore Maccanti in Commissione ha spiegato che i nuovi criteri servono a premiare il merito. In verità, sembrano dettati più dall’esigenza di ridurre il numero di borse di studio assegnate e quindi le risorse da stanziare, in linea con le scelte fatte finora dal centrodestra in altri settori delle politiche sociali.
    Contro il criterio della media minima di voto di 25/30esimi si sono già espressi non solo gli studenti, ma anche i rettori delle facoltà universitarie. E’ una critica che condividiamo.
    Il nuovo parametro non solo non tiene conto che il merito fa già parte dei criteri attualmente adottati nella formulazione delle graduatorie, ma non è un criterio omogeneo, perché non considera l’andamento reale delle diverse facoltà. Non è difficile immaginare che tra gli studenti che godranno delle borse di studio, quelli provenienti dalle facoltà scientifiche saranno una esigua minoranza.
    Tutto questo e’ stato deciso sulla testa delle persone, in questo caso gli studenti dei nostri atenei, con una accelerazione ingiustificata malgrado le proposte pervenute dai rettori e dagli studenti. Ma questa Giunta dove vuole andare? Le poche risorse vanno spese bene con l’accordo di chi lavora  e vive il contesto universitario.
    Non a caso nella legge nazionale sul diritto allo studio il merito fa parte dei criteri, ma non attraverso la definizione di una media di voto minima. I nuovi criteri introdotti dal centrodestra, con il relativo taglio delle risorse, confliggono con lo spirito di quella legge, “volta a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale per la concreta realizzazione del diritto agli studi universitari”. E’ evidente che per il centrodestra promuovere il diritto allo studio anche per le fasce economiche e sociali più deboli non è un obiettivo su cui puntare risorse e impegno.
    Monica Cerutti, Sinistra Ecologia Libertà
    Eleonora Artesio, Federazione della Sinistra
    Gianna Pentenero, Partito Democratico

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