• Soddisfatti dell’idea dell’istituzione di un’anagrafe degli eletti anche se con due anni di ritardo

    In merito alla dichiarazione del Presidente del Consiglio Regionale del Piemonte, Valerio Cattaneo, a proposito dell’istituzione di “un’anagrafe degli eletti su base volontaria” notiamo con piacere che viene ripresa un’idea che lanciammo come proposta di legge nel giugno del 2010.
    La nostra proposta riproponeva nello spirito e nei contenuti il primo atto di Nichi Vendola quale Governatore della Regione Puglia. Lo scopo della nostra proposta di legge, oggi valido più che mai, era quello di valorizzare la partecipazione ed il controllo da parte dei cittadini sull’attività della Regione e degli eletti.

    Nel giugno del 2010 proponemmo la creazione di un “anagrafe degli eletti” che indicasse chiaramente dati anagrafici, patrimoniali e fiscali di ogni consigliere e/o componente della giunta, compresi incarichi, presenze in aula, spese di staff, finanziamenti, doni e benefici ricevuti. All’epoca come oggi questi dati sono inaccessibili ai cittadini, come anche le spese dei Gruppi Consiliari che per loro rimangono un’incognita. In questi giorni i ministri del Governo hanno reso pubblici i rispettivi guadagni e patrimoni. Il Piemonte è ancora in tempo per diventare una delle prime regioni italiane ad applicare questo strumento di trasparenza diventando una delle istituzioni apripista nel panorama italiano.
    L’unico rammarico è che se all’epoca la nostra proposta fosse stata presa in considerazione oggi i cittadini avrebbero già uno strumento utile all’esercizio attivo della democrazia.

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