• Maschilistalicum: la legge elettorale che nasce dal ricatto

    Una brutta giornata per il nostro Paese: l’Italicum è passato alla Camera con 365 sì, 156 no. Quest’ampia maggioranza è del tutto avulsa dall’esito di alcune votazioni a scrutinio segreto su emendamenti importanti, le asfalta nel vocabolario renziano e ci lascia l’amaro in bocca.

    Ricordo anch’io, come ha appena fatto Civati, alcuni risultati:

    335 no contro 227 sì all’emendamento sul 50-50 (parità di genere);
    298 no contro 253 sì all’emendamento sul 60-40 (norma anti-discriminatoria);
    282 no contro 264 sì all’emendamento sulle preferenze;
    297 no contro 277 sì all’emendamento sulle doppie preferenze di genere.

    Questi numeri sono pesantissimi e ci dicono quanto questa legge non sia frutto di una condivisione parlamentare, a partire dal gruppo del Partito Democratico. E mi fanno molto arrabbiare le parole del capogruppo Pd Roberto Speranza, nella dichiarazione di voto: “Sulla questione di genere c’e’ bisogno di fare chiarezza, è un problema di civiltà e per il Pd questa sarà la priorità assoluta nel nostro passaggio al Senato”.  Intanto alla Camera dove il Pd è determinante hanno fatto di nuovo capolino i franchi tiratori e la questione di civiltà è passata in cavalleria.

    Purtroppo l’immagine più nitida che mi si crea davanti agli occhi è quella di una Camera dei deputati con una pistola alla tempia: o si vota l’Italicum o si va a casa. Altra partita sarà quella giocata al Senato e forse lì ne vedremo delle belle, o delle brutte.

    Ma oggi intanto probabilmente molti sono più interessati a cosa verrà approvato dal Consiglio dei Ministri in materia economica, a quanto si potranno ritrovare in più in busta paga, e questo Renzi lo sa bene.

    Così in questo momento più che mai la sinistra si deve dare una sveglia, altrimenti rischia l’assoluta irrilevanza. Penso che in un atto di assoluta generosità, in modo direi obbligato, l’aver deciso di far giocare la partita delle europee agli “ intellettuali” non ci offre la palestra immediata in cui provare a rianimare concretamente la sinistra. Restano allora  le ammministrative e le regionali.  La rianimazione può avvenire offrendo un senso alla nostra proposta, riempiendo di contenuti una presenza non votata ad un’opposizione di testimonianza. Molto difficile ma non impossibile.

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