La Regione Piemonte non lasci soli i 160 lavoratori del canavese impiegati alla Olivetti I-Jet di Arnad
L’azienda, che produce testine per stampanti, fax a getto di inchiostro e testine ad aghi per le stampanti bancarie ha stretto un accordo nel quale viene annunciata la chiusura dello stabilimento aostano.
Adesso i lavoratori si trovano davanti a promesse: i vertici aziendali si sono impegnati a ricollocare in due anni un centinaio di persone in attività di call-center per Telecom ma non ci sono garanzie e non sono previste condizioni per i lavoratori; 20 saranno ricollocati in Olivetti; 42 lavoratori della ricerca e sviluppo invece verranno lasciati letteralmente per strada con il risultato di disperdere un patrimonio intellettuale immenso e creare ulteriore instabilità sociale.
Come detto la maggior parte dei lavoratori è residente nel canavese e la Giunta regionale del Piemonte non può rimanere indifferente davanti a notizie di questo genere. Chiediamo all’Assessore Porchietto di valutare e verificare se quella intrapresa sia realmente l’unica strada percorribile: altre aziende sarebbero infatti potenzialmente interessate a rilevare la produzione, ma non ci sono indicazioni sull’intenzione di Olivetti. L’assessorato regionale al lavoro faccia da supporto per questi lavoratori in difficoltà.
Il Gruppo consiliare di Sinistra Ecologia Libertà ha presentato un’interrogazione a risposta immediata in Consiglio regionale per verificare l’intenzione dell’Assessore Porchietto ad intervenire sulla vicenda.