• “Io non credo che il Papa stringerebbe la mano a un terrorista”: il Piemonte promotore di un coordone internazionale a tutela di Daniel Pascual

    Guatemala2“Io non credo che il Papa stringerebbe la mano a un terrorista” – Daniel Pascual, l’attuale coordinatore generale del Comitato di Unità Contadina (CUC) del Guatemala, ieri ha incontrato Papa Francesco, ma il Governo del suo paese lo considera un istigatore di masse. La sua colpa? Battersi per il riconoscimento dei diritti della popolazione indigena contro la speculazione delle multinazionali.

    Oggi pomeriggio Daniel Pascual era a Torino e questa è stata l’occasione adatta per un incontro con l’assessora alla cooperazione internazionale della Regione Piemonte Monica Cerutti.

    Il coordinatore del CUC ha voluto denunciare la condizione nella quale si trovano a dover lavorare gli operatori guatemaltechi, imputati di essere i responsabili del conflitto sociale che starebbe crescendo nel paese. Il Comitato di Unità Contadina ha assunto una netta posizione contro gli accordi che il Governo ha siglato nel 2005 con le multinazionali che operano nel settore dell’estrazione mineraria frutto di un braccio di ferro impari tra chi cerca profitto e chi, i contadini, sta perdendo i propri terreni, le proprie case e la propria unica fonte di guadagno.

    Daniel Pascual quotidianamente subisce minacce di morte e necessita di un cordone internazionale che tuteli la sua figura. Siamo consapevoli della gravità della situazione che vive in questo momento il Guatemala. Si tratta di un’emergenza democratica. La crisi economica è in Italia, come nel resto del mondo, un pretesto che viene usato per non aprire mai un confronto critico su quella che è la nostra idea di modello di sviluppo. Mi farò promotrice nei confronti del Consiglio regionale dell’approvazione di un atto a sostegno dell’operato di Daniel Pascual e del CUC. Chiederò al presidente del Consiglio regionale di allargare la discussione anche alla conferenza dei Consigli regionali.

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