Interrogazione urgente su CSC-Italia. 500 posti di lavoro sarebbero a rischio
Siamo estremamente preoccupati dall’evolversi della questione CSC Italia. Nonostante le rassicurazioni che abbia fatto il colosso mondiale in merito al mantenimento dei livelli occupazionali, ad oggi la realtà sembrerebbe essere tutt’altro che quella annunciata nelle settimane scorse.
CSC Italia in tutto il Paese occupa un migliaio di lavoratori, di questi 500 potrebbero non essere assorbiti dal passaggio di proprietà a Dedagroup Spa. Ci troviamo dunque davanti ad una situazione nella quale un colosso da 96.000 dipendenti nel mondo vende ad un importante player informatico italiano lasciandogli in dote un portafoglio clienti aggiuntivo nei mercati Pubblica Amministrazione centrale, banche, assicurazioni, moda, telecomunicazioni, utilities e grandi aziende industriali di immenso valore. In questo contesto entrambe le realtà non danno alcuna garanzia del mantenimento di tutti i posti di lavoro.
Tutto ciò è inaccettabile anche perché non stiamo parlando di realtà in crisi, ma di vere e proprie dismissioni. Per questo motivo abbiamo presentato un’interrogazione urgente in Consiglio regionale nella quale chiediamo alla Giunta di fare chiarezza sulla vicenda e di interfacciarsi con il Ministero competente prima che sia troppo tardi per i lavoratori piemontesi della CSC Italia. In Piemonte l’azienda impiega 300 lavoratori a Torino e offre principalmente i propri servizi ad Intesa Sanpaolo, Reale Mutua, Toro, Fiat e Allianz.