• Fiat Mirafiori: una vittoria numerica dei SI’, non politica. Il NO non è stato solo e non lo sarà nelle prossime settimane

    L’esito del referendum alla Fiat Mirafiori ci restituisce una vittoria numerica dei SI’, non politica.

    Nel commentare questo risultato, stamattina lo stesso ministro Sacconi parlava di un sovraccarico di responsabilità sui lavoratori dello stabilimento. A determinare la vittoria dei SI’ è stato il voto degli impiegati, mentre lo scarto fra gli operai è di soli nove punti.

    A spingere verso il SI’, verso la presunta modernità, l’accettazione pragmatica di una deregolamentazione necessaria sono state tutte le organizzazioni sindacali, ad eccezione della Fiom, il governo, con battute che sono andate al di là della decenza da parte di Silvio Berlusconi, il presidente della Regione Roberto Cota e il sindaco di Torino Sergio Chiamparino, che si sono spesi senza riserve per il SI’, trasformandosi in tifosi convinti di Sergio Marchionne.

    Nonostante queste pressioni e la minaccia di una catastrofe, che sarebbe seguita alla vittoria del NO, questo risultato parla di un’espressione di coraggio e dignità, oltre che di sofferenza.

    Molto positivo è stato lo stringersi della città, nelle sue energie più autentiche, attorno allo stabilimento. Il NO non è stato solo e non lo sarà nelle prossime settimane.

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