Bilancio 2013: la Regione prima dei fondi cultura ci dica quali consulenze intende tagliare
La situazione del bilancio regionale è oggettivamente preoccupante, anche se attendiamo di poterne discutere con dati alla mano effettivi.
Condividiamo il porre come priorità sanità, trasporto pubblico, assistenza e welfare, ma non condividiamo il solito approccio che individua la cultura come un settore da tagliare. Vorremmo prima comprendere meglio quali risparmi la Regione abbia in mente, per esempio rispetto al tema consulenze.
Noi ne abbiamo denunciate alcune che non hanno ragione di essere. A giugno del 2012, ad esempio, abbiamo presentato un’interrogazione sulla consulenza nella rappresentanza e difesa che l’Ente ha assegnato ad un avvocato del Foro di Milano in riferimento ad una serie di ricorsi sui derivati. La Regione Piemonte ha da tempo infatti avviato, come altri Enti Locali, un processo volto all’annullamento delle delibere con cui nel 2006 aveva sottoscritto cinque contratti derivati con tre istituti di credito: Merrill Lynch, Dexia Crediop e BIIS. Questa consulenza è costata alla Regione Piemonte ben 440mila euro!
Forse dovremmo partire da questi aspetti prima che porre in contrapposizione cultura e sociale, quando sappiamo che anche al settore culturale corrispondono elementi di sviluppo nella nostra Regione e diversi posti di lavoro.