• Consiglio regionale straordinario sull’ASL TO1, un’occasione persa e chi ci rimette sono i pazienti

    Il Consiglio regionale straordinario sulle presunte irregolarità amministrative dell’ASL TO1 svoltosi a porte chiuse questa mattina è stata un’ulteriore occasione persa per porre chiarezza agli occhi dei piemontesi in merito alla gestione sanitaria da parte di questa Giunta regionale.

    Il taglio dei presidi ospedalieri; l’inutilità delle Federazioni sanitarie e lo spreco di denaro pubblico che hanno rappresentato; la continuità della cura per le pazienti dell’ospedale Valdese di Torino; la gestione del personale medico che viene palleggiato da un presidio all’altro. Queste sono solo alcune delle questioni che negli ultimi due anni abbiamo cercato di mettere in evidenza e di porre all’attenzione di questa maggioranza sorda, cieca e ottusa.

    Un esempio dei paradossi che sono stati istituzionalizzati dal trio Cota-Monferrino-Cavallera? Per trasferire le apparechiature di radiologia del Valdese presso la radiologia dell’Oftalmico sono stati investite parecchie risorse pubbliche. La TAC ad esempio è stata trasferita per intero ed è funzionante, ma solamente in modo parziale perché manca il personale infermieristico che sarebbe necessario per eseguire le indagini che prevedono l’infusione di contrasto, una prassi necessaria secondo le linee guida nazionali e internazionali per la sicurezza dei pazienti. Chi perde e chi guadagna di questa situazione? A perdere sono le pazienti oncologiche che vengono inviate in centri di diagnostica privati convenzionati; chi ci guadagna sono appunto i privati.

    Se la radiologia dell’Oftalmico potesse usufruire di assistenza infermieristica potrebbe garantire tutti i follow up delle pazienti oncologiche seguite dall’ex Valdese, ma purtroppo il personale infermieristico dell’Oftalmico è stato completamente trasferito al Martini. Questo è uno dei paradossi dell’ASL TO1 che non è stato neppure affrontato oggi.

    L’assessore si è soffermato sulle questioni formali ma non sulle problematiche in relazione ai servizi, su cui ha genericamente confermato “attenzione quotidiana”, in attesa anche di comprendere come verranno ripartiti i fondi sulla sanità appena stanziati giovedì scorso.

Commenti chiusi