Con il nostro pdl sull’anagrafe degli eletti le autocertificazioni sarebbero già pubbliche. La trasparenza non è più procrastinabile
Riteniamo che ciò che è stato riportato da fonti giornalistiche rispetto ad un “caso Lazio” anche nel Consiglio Regionale del Piemonte richieda la massima trasparenza.
Noi non ci stanchiamo di ripetere che se si fosse dato corso all’inizio della legislatura alla nostra prima proposta di legge per istituire l’Anagrafe degli eletti avremmo avuto un deterrente certo nei confronti di probabili mal costumi, come l’utilizzo improprio delle autocertificazioni.
Noi non abbiamo mai fatto uso dell’autocertificazione, e siamo soddisfatti che il presidente del Consiglio Regionale abbia dato la disponibilità a rendere da subito pubbliche le autocertificazioni finora presentate, anche per chiarire se vi siano stati comportamenti inaccettabili come la settimana bianca a spese del consiglio.
Crediamo che saranno necessari d’ora in avanti i massimi controlli possibili sui bilanci dei singoli gruppi, ma non da società private che tra l’altro si traducono in nuovi costi, ma dalle sezioni regionali della corte conti.