• #5xilPiemonte: ecco le vostre prime cinque proposte per cinque anni. Continuate a scriverci

    Salute, lavoro, ambiente, cultura e partecipazione: per il momento sono queste le cinque priorità che avete voluto segnalarci in vista della prossima legislatura regionale. La scorsa settimana vi avevamo chiesto di aiutarci a riscrivere il Piemonte inziando insieme un percorso partecipato volto alla stesura di una proposta di intenti e propositi chiaro e trasparente.

    In questa settimana abbiamo avuto la conferma che non è solo nostra l’esigenza di confronto perché ci avete risposto in tantissimi fornendoci indicazioni utili e dettagliate dalle quali partire: ci piacerebbe che questo metodo diventasse un’abitudine perché crediamo che sia fondamentale ampliare il bacino di discussione. E’ per questo che vi invitiamo a continuare a mandarci le vostre segnalazioni via mail all’indirizzo monica.cerutti@monicacerutti.com.

    Intanto vi proponiamo una prima sintesi delle vostre proposte. Il riassesto della Sanità piemontese da quel che ci avete scritto non è solo una priorità, ma una vera e propria emergenza. Come darvi torto! Il Piemonte negli ultimi quattro anni ha compiuto solo passi indietro in questo senso: si tenga conto che in questa Giunta regionale gli assessori che hanno occupato l’assessorato più importante sono stati ben tre. Prima Caterina Ferrero, poi Paolo Monferino e infine Ugo Cavallera sono stati gli artefici della riforma più pasticciata della nostra storia regionale. L’assistenza ai pazienti e alle persone non autosufficienti è il tasto dolente anche perché questa amministrazione ha strizzato l’occhio al privato mettendo il pubblico in grosse difficoltà. Ci avete scritto che dobbiamo riportare a un livello di personale e efficienza adeguate le strutture sanitarie in particolare nel settore dell’oncologia in riferimento al tumore al seno. Questa è senza dubbio una priorità: in questi anni ci siamo battuti contro la chiusura dell’ospedale Valdese di Torino e ci batteremo per farlo riaprire. Non vi siete neppure dimenticati la questione dell’autodeterminazione femminile chiedendoci di lavorare per garantire l’applicazione della legge 194 e per incrementare l’educazione scolastica e la prevenzione. Lo faremo senza dubbio perché prima di tutto viene il bene dei cittadini e non l’opportunismo politico: non dovrà mai più accadere che un governatore baratti la salute fisica e mentale delle donne piemontesi per qualche voto in più.

    Lavoro, lavoro e ancora lavoro. La nostra è la Regione di quella che per più di cento anni abbiamo chiamato FIAT e che da qualche giorno dobbiamo chiamare FCA. Noi siamo preoccupati quanto voi per il futuro del polo dell’auto della nostra provincia: se l’azienda italo-americana non dovesse mantenere gli attuali livelli occupazioni e non dovesse far ripartire le produzioni in tempi brevi, i lavoratori torinesi potrebbero ritrovarsi con l’acqua alla gola. Crediamo che una buona fetta dell’attuale classe politica abbia delle responsabilità enormi rispetto all’incertezza che avvolge i lavoratori del gruppo torinese: non è stato contrastato il chiaro piano di delocalizzazione di Marchionne e non lo si è messo in difficoltà studiando politiche industriali che fossero in grado di dare un rilancio vero al settore. Noi crediamo che il prossimo Consiglio regionale dovrà operare in due direzioni: valorizzazione del distretto industriale piemontese dell’auto; apertura a nuovi investitori, anche esteri, che possano dare ossigeno al settore. Ovviamente non ci sono solo la FCA e le automobili, dobbiamo anche investire energie e formazione in settori come l’artigianato, i servizi, i trasporti, il turismo.

    Ci avete chiesto di valorizzare la Cultura, il Territorio, il nostro Ambiente, di volgere un occhio speciale a Servizi, Formazione, Scuola, Biblioteche e Diritto allo Studio. Continuiamo a farlo insieme? Inviateci le vostre #5xilPiemonte: cinque proposte per cinque anni.

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