CSI, autorizzato un bando in vista della riorganizzazione mai approvata in Consiglio regionale
A firma di Davide Eugenio Zappalà, il Presidente del CSI-Piemonte, è stata bandita il 26 marzo del 2014 una procedura di selezione per il conferimento di un incarico professionale di consulenza legale esterna al consorzio partecipato della Regione Piemonte.
Nell’avviso pubblicato sul sito del CSI-Piemonte si legge che il consorzio “ha la necessità di acquisire un supporto consulenziale di natura legale ad hoc, volto ad assicurare un supporto giuridico legale specialistico al processo di riorganizzazione della Struttura avviato nel febbraio del 2014”. Tra le altre cose l’oggetto dell’affidamento riguarderebbe: lo sviluppo dell’attuale modello di funzionamento e/o del modello di organizzazione del consorzio, ovvero supporto nella valutazione della definizione di un nuovo modello di funzionamento e/o di organizzazione; esternalizzazione di specifiche attività, anche eventualmente mediante scorporo di rami d’azienda, operazioni di partenariato pubblico-privato, ovvero affitto o cessione di ramo d’azienda. Leggi Tutto
Taglio fondi dei gruppi, un atto dovuto. Noi avevamo chiesto nel 2010 di avviare un percorso di trasparenza che arriva con quattro anni di ritardo
Oggi il Consiglio regionale del Piemonte ha votato l’ultima legge dell’attuale legislatura: il taglio del finanziamento dei gruppi consiliari. Con questo provvedimento la prossima amministrazione regionale potrà risparmiare ulteriori 511.000 euro che si andranno ad aggiungere al 1.500.000 circa che già era stato tagliato.
Si tratta dell’ultimo atto di una legislatura che è stata abbattuta, oltre che per l’incapacità politica, anche per gli scandali che l’hanno colpita. Probabilmente Cota e la sua Giunta avrebbero dovuto accogliere già nel 2010 la nostra proposta di legge sulla trasparenza trasformando questo provvedimento nel primo atto della legislatura e non nell’ultimo. Leggi Tutto
Le parole della ministra dello Sviluppo economico Federica Guidi in merito alla FIAT sono un macigno sulla testa dei piemontesi
Alla luce della provenienza sociale e storico-politica possiamo comprendere le dichiarazioni della ministra dello Sviluppo economico Federica Guidi che ha dichiarato che “un’azienda privata può fare quello che vuole”, ma non le condividiamo assolutamente. Crediamo invece che queste siano pericolose perché se dette da un rappresentante del Governo possono rappresentare una scappatoia per i vertici dell’azienda stessa.
E’ vero che la FCA di oggi non è la FIAT degli anni ’80 ed è altrettanto vero che l’azienda ha investito nel nostro Paese, ma la ministra deve tenere in considerazione due fattori: la casa automobilistica della famiglia Agnelli ha usufruito largamente dei contributi statali; le scelte dell’azienda hanno una forte ripercussione sul tessuto sociale piemontese e non solo. Leggi Tutto
Diritto allo studio, i criteri per le borse di studio approvati sono iniqui e penalizzanti
Questa mattina sono stati approvati a maggioranza dalla Commissione Cultura i criteri per la pubblicazione, da parte dell’Edisu Piemonte, dei bandi di concorso per l’anno accademico 2014-2015 delle borse di studio agli studenti universitari.
Noi abbiamo votato contro questo provvedimento perché non riusciamo a comprendere per quali motivi non siano stati rivisti i criteri di assegnazione delle borse di studio che sono stati riproposti tali e quali a quelli precedenti. Non crediamo che la scusante dell’urgenza e indifferibilità del provvedimento sia una motivazione valida in quanto questa è legata al bando e non ai criteri di assegnazione delle borse di studio agli studenti. Leggi Tutto
Garanti del cambiamento in Europa come in Piemonte
Ieri abbiamo portato la nostra solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici dell’Agrati di Collegno dell’hinterland torinese, un’azienda che chiude di punto in bianco per scelte imprenditoriali di una multinazionale al fine di un mero risparmio organizzativo, anche se il lavoro c’é e il bilancio è in attivo.
Ottantadue lavoratori di cui si é parlato anche a livello nazionale, con i disegni dei loro bambini che hanno colpito l’opinione pubblica.
In questa occasione ho sentito più che mai l’inadeguatezza delle Politica, sentita presente perché in campagna elettorale, ma balbettante di fronte a scelte su cui non é in grado di intervenire se non con mediazioni al ribasso, con ricollocazioni nelle altre sedi della Lombardia o in Francia e solo per alcuni degli ottantadue dipendenti. Leggi Tutto