Martedì Question Time in Consiglio Regionale sugli sviluppi della situazione di CSC italia. Incontro al Ministero il 12 settembre
Rimane alta la nostra attenzione sulla vicenda che riguarda i dipendenti della CSC Italia, di cui più di 300 nel torinese. CSC è un’azienda leader globale nella fornitura di soluzioni e servizi IT innovativi ed è protagonista sul mercato dei servizi IT italiano sin dal suo ingresso avvenuto negli anni ’90. Tra i suoi maggiori clienti in Italia ci sono: Banca Intesa Sanpaolo, BNL, Reale Mutua, Generali, SOGEI, INPS, INAIL, Ministero dell’Interno, Ministero della Difesa, Diesel, Versace, Armani, Gucci, Telecom Italia, Poste Italiane, Enel, ENI e Vodafone. Leggi Tutto
Nessuna buona notizia per i lavoratori di Villa Cristina, cosa fa la Regione?
Da mesi i 105 lavoratori della struttura di Villa Cristina vivono in una condizione di grave difficoltà successiva alla chiusura e dovuta all’ assenza di adeguati ammortizzatori sociali.
In questi mesi molte voci si sono rincorse su possibili interventi ma a quanto risulta, fino ad oggi, nessun intervento significativo è stato posso in essere. Siamo solidali con i lavoratori che da mesi non ricevono alcun reddito, di fronte alle incertezze comunicate dagli uffici della Regione.
Nei mesi scorsi siamo stati estensori di un’ interrogazione urgente sul tema Villa Cristina a seguito della quale avevamo ricevuto rassicurazioni. Oggi ne abbiamo presentata un’altra, affinché sia fatta chiarezza sulle possibili soluzioni da individuare con la nuova proprietà.
Carissimo Cota sulla cultura hai scoperto l’acqua calda. E la programmazione per evitare doppioni con gli altri enti?
Carissimo Presidente Cota lo diciamo con rispetto, ma lei sulla Cultura oggi ha scoperto l’acqua calda. E’ ovvio che in un momento socio-economico come quello che stiamo vivendo nessuno si debba permettere di sprecare risorse economiche e che i finanziamenti debbano essere legati ad una seria programmazione e progettazione dell’offerta. Questi presupposti dovrebbero essere comuni a diversi settori e non solo a quello della Cultura. Leggi Tutto
CSC Italia, la situazione continua ad essere poco chiara e inaccettabile
CSC è un’azienda leader globale nella fornitura di soluzioni e servizi IT innovativi ed è protagonista sul mercato dei servizi IT italiano sin dal suo ingresso avvenuto negli anni ’90. Tra i suoi maggiori clienti in Italia ci sono: Banca Intesa Sanpaolo, BNL, Reale Mutua, Generali, SOGEI, INPS, INAIL, Ministero dell’Interno, Ministero della Difesa, Diesel, Versace, Armani, Gucci, Telecom Italia, Poste Italiane, Enel, ENI e Vodafone. Solo in Piemonte l’azienda impiega 300 lavoratori a Torino.
Ormai un mese fa i lavoratori e le RSU dell’azienda sono venuti a conoscenza solo attraverso i giornali che CSC Italia era in vendita. Il 10 agosto le RSU hanno avuto un incontro con il rappresentante della Corporate Adam Sheipe ma le sue risposte non sono state certo esaurienti.
Vendesi CSC Italia. Allarme per altri 300 lavoratori piemontesi dell’Ict. Question time al rientro del Consiglio Regionale
Un nuovo fronte di crisi aziendale si apre nel nostro Paese ed in Piemonte. CSC Italia, azienda leader nel mercato globale delle fornitura di soluzioni e servizi informatici innovativi, ha deciso di cedere il ramo italiano della società. Attenzione, non stiamo parlando di un ramo secco, ma di un gruppo che solamente sul mercato italiano ha registrato un fatturato complessivo di 81.173 milioni di euro impiegando ben 1.080 lavoratori tra dirigenti, quadri ed impiegati. Non solo perché solamente l’anno scorso le agevolazioni fiscali di cui ha potuto godere l’azienda hanno portato a benefici complessivi per ben 100 milioni di dollari.
In Piemonte l’azienda impiega 300 lavoratori a Torino e offre principalmente i propri servizi ad Intesa Sanpaolo, Reale Mutua, Toro, Fiat e Allianz. Non si può sottovalutare una crisi aziendale di tale portata lasciando nell’incertezza questi cittadini piemontesi. La Regione deve essere parte attiva in una eventuale trattativa di cessione. Leggi Tutto