• I miei impegni nelle elezioni politiche 2008

    Sono stata candidata al Senato (n.4) nella lista de La Sinistra L’Arcobaleno

    Perchè votare e votare la Sinistra l’Arcobaleno
    In questa strana campagna elettorale sto incontrando tante persone deluse dalla politica e dalla sinistra.
    La tentazione è l’astensione, su cui si stanno elaborando diverse teorie, definizioni come “astensione attiva”. La considerazione più convincente è ricordare che chi vota sceglie anche per chi non vota.
    Dunque è necessario non demandare ad altri una scelta così importante, che diventa “utile” se offre una prospettiva alla sinistra in Italia.
    Il voto utile contro Berlusconi non può essere quello al Partito Democratico, che ha un programma troppo simile al Popolo delle Libertà, e si prepara ad una grande coalizione con a capo “Veltrusconi”.
    In realtà sarebbe positivo non parlare di utilità del voto, adottando una logica utilitaristica, come se il voto fosse una merce, quando invece dovrebbe essere l’espressione del consenso rispetto ad un progetto.
    Il programma della Sinistra l’Arcobaleno contiene una serie di proposte concrete, alle quali corrisponde una scelta di parte, con l’obiettivo di dare voce ai lavoratori e alle lavoratrici.
    Un voto “utile”, di parte e laico, come non può essere quello al Partito Democratico.
    Un voto di speranza
    perché un altro mondo sia possibile
    perché è necessario elaborare nuove strategie, che non si limitino alla riduzione del danno o ad uno stato sociale per gli “ultimi” di carattere compassionevole o risarcitorio
    perché bisogna preservare il diritto alla critica
    perché si possano dire dei sì e dei no, entrando nel merito delle questioni
    perché la sinistra non venga marginalizzata
    perché ci siano più donne in Parlamento

    La coerenza della mia candidatura al Senato per la Sinistra l’Arcobaleno
    Mi potete scrivere per pareri, suggerimenti, critiche all’indirizzo monica.cerutti@tin.it

    Sono passati solo due anni dalle elezioni politiche e amministrative del 2006, e sono nuovamente candidata al Senato, questa volta per la Sinistra l’Arcobaleno.
    Sono quarta nella lista, una posizione non certa, ma buona, che mi permette di dare un contributo in questa campagna elettorale complicata, mettendomi in gioco in prima persona, come normalmente faccio, senza cercare posizioni di comodo.
    L’Italia ha bisogno che il progetto della Sinistra l’Arcobaleno decolli, provi a elaborare un progetto di società alternativo, che non sia semplicemente il tentativo impossibile di mettere d’accordo tutti, come propone il Partito Democratico, ad esempio, con l’idea paternalistica di un “compenso” minimo di mille euro al mese per “collaboratori economicamente dipendenti”.
    E’ necessario contrastare chi ritiene che siamo ormai in una fase di post-politica, in un mondo tendenzialmente unificato e pacificato, dove non ha più significato parlare di destra o di sinistra, ma di soluzioni ai problemi che implementino una generica “politica del fare”. Da questa concezione derivano i programmi fotocopia di PD e PdL, che si accusano reciprocamente di essersi copiati.
    Penso invece che sia necessario rifondare il paradigma politico della sinistra, che si richiami all’etica, rifiuti l’ingiusto, persegua l’eguaglianza, sia coerente nelle sue scelte su:
    pace: l’azione politica può essere portata avanti solo attraverso la non violenza. E’ necessario fare proposte concrete sulla riconversione dell’industria bellica, sulla messa al bando delle armi nucleari;
    diritti: l’inclusione è il principio al quale ispirarsi. Nessun compromesso su laicità, libertà e autodeterminazione femminili. Più attenzione alle politiche di convivenza e cittadinanza nei confronti delle persone migranti;
    lavoro: lotta alla precarietà, sicurezza, redistribuzione dei redditi, tramite il rilancio della lotta all’evasione fiscale e la tassazione delle rendite finanziarie, dal 12.5% al 20% (escludendo i titoli di stato detenuti dalle famiglie, di valore non superiore ai 150.000 euro con un reddito non superiore ai 50.000 euro);
    ambiente: la cultura del limite è alternativa alla logica dello sviluppo come valore assoluto, che considera come unico parametro di riferimento il Prodotto Interno Lordo.
    La coerenza è anche aver accettato la candidatura in una formazione che nel Piemonte vedrà più elette di eletti. Non poteva essere altrimenti dopo che ho dichiarato che la lista alternata è la vera cartina al tornasole della volontà di rinnovamento”.
    Per queste ragioni, offrendo come credenziale il lavoro che sto portando avanti come Consigliera Comunale, chiedo di sostenere la Sinistra l’Arcobaleno alla Camera e al Senato, anche a chi è tentato di non andare a votare. L’astensione favorirebbe solo la deriva aclassista e populista di cui PD e PdL sono interpreti.
    Il voto alla Sinistra Arcobaleno al Senato è ancora più utile: se non superassimo l’8% in Piemonte, Berlusconi, dato per vincente, conquisterebbe ancora più seggi.

    I miei impegni:

     

    Ho sottoscritto il patto con Arcigay

     

    I miei impegni nelle elezioni politiche 2006:

    Sono stata candidata al Senato (n. 7) nella lista dei Democratici di Sinistra per il Piemonte nel 2006.