
Violenza, mille donne in più in un anno nei centri antiviolenza. Qui in 10 punti i risultati della nostra ricerca
Ieri si sono tenuti a Torino gli Stati Generali contro la violenza sulle donne. Li ho voluti per tentare di rafforzare la lotta a questo fenomeno terribile. Ho pensato anche che fosse necessario capire se quanto fatto sinora era corretto e così ho chiesto al nostro istituto di ricerca regionale, l’Ires, di verificare i risultati del lavoro del mio assessorato. Il risultato? Dal 2016 a oggi siamo riusciti a far sapere a quali mille donne in più, vittime di violenza, che la Regione è al loro fianco e che mette a loro disposizione strumenti efficaci per liberarsi di compagni e mariti violenti. Inoltre volevo capire meglio come intervenire. Ecco cosa dice la ricerca dell’Ires. Leggi Tutto

Le Acli per Chiamparino: “La giunta ha ben lavorato sui conti e sui diritti”
Perché votare per Chiamparino presidente alle Regionali? Dalle Acli piemontesi arriva la risposta. Le associazioni cattoliche raccontano di quanto sia stata fondamentale l’amministrazione di centrosinistra per porre rimedio ai danni causati dalla giunta Cota sui conti pubblici. Sottolineano il lavoro fatto anche in tema di diritti. Leggi Tutto

Per i diritti delle bambine, la Regione firma la Carta

La Regione investe nella formazione di volontari che siano ponte tra il carcere e la società
Ridurre il rischio che una volta usciti, i carcerati ritornino a delinquere. Con questo obiettivo la Regione ha firmato un protocollo con il Garante dei detenuti e la Conferenza nazionale e regionale dei volontari della giustizia per dare il via a corsi per volontari penitenziari.
Si tratta di una pratica innovativa che mira a formare persone in grado di essere un ponte tra carcere e società. Sono 350 i volontari “riconosciuti” tra Piemonte e Valle d’Aosta. Di cui 330 all’interno dei penitenziari, mentre gli altri lavorano all’esterno. Questi cittadini spendono il loro tempo non solo per portare bagnoschiuma o altri omaggi ai detenuti, ma che dialogano con il carcerato gettando le condizioni per un reinserimento sociale.
La scelta mia e del mio collega Augusto Ferrari, assessore alle Politiche sociali, mira a rendere la prigione un luogo più rieducativi che punitivo. Un detenuto che marcisce in galera fino all’ultimo giorno della pena non rende più sicura la società, ma crea delle mine vaganti sociali pronte a esplodere fin dal primo giorno in cui il detenuto esce.

La mia candidatura in Italia in Comune
Cari cittadini e cittadine,
scendo di nuovo in campo, in queste elezioni regionali, insieme a Italia in Comune, il progetto promosso da Federico Pizzarotti e Alessio Pascucci, a cui hanno aderito tanti sindaci e amministratori locali e che mantiene caratteristiche civiche pur avendo una dimensione nazionale. Vi ho ritrovato quei valori e ideali che mi hanno ispirato in questi anni, e che ho tradotto in politiche concrete, così come hanno fatto i primi cittadini e gli assessori che ne fanno parte. Leggi Tutto