• La vera novità sui Rom è pensare di superare i campi sosta, con costi minori per la comunità

    Oggi le comunicazioni del sindaco Sergio Chiamparino in Sala Rossa sono state molto pragmatiche e non hanno avuto alcun cedimento verso il paradigma securitario, che sta permeando il dibattito mediatico.

    In Europa spira infatti un vento preoccupante, che vede Francia e Italia spingere verso la cosiddetta politica delle frontiere, che sostituisce all’integrazione l’espulsione, spesso per distrarre l’opinione pubblica da altri problemi.

    La vera novità che è stata portata nell’affrontare concretamente la questione è ipotizzare insieme ai campi di transito il superamento stesso dei campi.

    Pensare di proporre progetti di autorecupero da parte dei Rom di edifici dismessi, così come è avvenuto a Settimo con l’esperienza del Dado, è finalmente l’approccio corretto, che permette tra l’altro di abbattere i costi da parte della comunità  nel suo complesso. Non si percorre così la strada delle case popolari, che si è rivelata invece inadatta e non praticabile.

    A questo argomento, se non alla necessità di integrazione, dovrebbero essere sensibili le forze della destra, che hanno l’onere di governare a livello nazionale, attuando politiche concrete, e non solo demagogia e populismo.

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