Sui diritti per le coppie omosessuali il discorso è aperto, ma il PD non faccia passi indietro
Sui diritti per le coppie omosessuali il discorso è aperto, ma il PD non faccia passi indietro. Oggi i parlamentari del Partito Democratico hanno presentato una Proposta di Legge volta al riconoscimento giuridico delle persone conviventi. Vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno e quindi accogliamo con favore il dibattito che è nato all’interno dei democratici. La discussione interna ad un partito deve sempre essere accolta con favore perché sintomo di apertura.
Sono però impresse nella nostra mente le parole del segretario del PD Pier Luigi Bersani alla vigilia del Bologna Pride quando diceva che “non è accettabile che in Italia non si sia ancora introdotta una legge che conferisca agli omosessuali dignità sociale e presidio giuridico, così come è intollerabile che questo parlamento non sia riuscito a varare una legge contro l’omofobia e la transfobia”.
La legge con primo firmatario l’Onorevole Mimmo Lucà, più del documento conclusivo del lavoro della commissione Diritti del Partito Democratico, non va nella direzione indicata da Bersani, ma ritorna ad un livello precedente, quello dei famosi Dico, di riconoscimento dei diritti individuali, che ad oggi non può essere soddisfacente.
Sinistra Ecologia Libertà, insieme al PD, all’Italia dei Valori e ad associazioni è impegnata nella raccolta firme per la campagna “Una volta per tutti”: una proposta di legge popolare per il riconoscimento delle Unioni Civili. Questo deve essere il punto di partenza per garantire anche alle coppie omosessuali quelli che in uno Stato laico dovrebbero essere dei diritti imprescindibili.