• Si applichi il principio di parità di genere nei Consigli e nelle Giunte comunali

    I sindaci e le sindache piemontesi applichino il principio di parità di genere nei Consigli e nelle Giunte comunali. È questo il messaggio che ho voluto mandare a tutti i primi cittadini del territorio regionale.

    Da inizio mandato ho ricevuto più segnalazioni da parte di molte cittadine e cittadini della Regione Piemonte che denunciano la non applicazione del principio di parità di genere nei Consigli e Giunte dei loro Comuni. Per questo ho voluto ricordare ai sindaci e alle sindache piemontesi che la parità di genere tra gli eletti è normata per i Comuni con popolazione superiore a 3.000 abitanti dalla Legge 7 aprile 2014, n. 56 al comma 137 dell’art. 1, che ha previsto una quota percentuale minima del 40 per cento con arrotondamento aritmetico nella composizione delle Giunte a garanzia delle parità di genere.

    L’assessora regionale ha poi ricordato che il 16 marzo di quest’anno ha anche inviato al Presidente dell’ANCI Piemonte una missiva con la quale annunciava l’inizio di un monitoraggio dell’applicazione della Legge 7 aprile 2014, n. 56 “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni dei Comuni” e della Legge 23 novembre 2012, n. 215 volta a promuovere il riequilibrio delle rappresentanze di genere per quanto riguarda Comuni, Province e Città metropolitane piemontesi.

    Il mio invito è rivolto a tutti i Comuni piemontesi anche quelli con popolazione al di sotto dei 3.000 abitanti. A questi si applicano le disposizioni di cui la Legge 23 novembre 2012, n. 215 che prevedono interventi volti a garantire la parità di genere negli organi collegiali con particolare attenzione alle Commissioni Pari Opportunità e ai Piani di Azioni Positive adeguando i rispettiv Statuti e Regolamenti. Il Nostro obiettivo è che tutti i Comuni del Piemonte applichino le suddette norme non trattandosi di scelte discrezionali bensì di applicazione delle leggi dello Stato.

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