• Ridurre la disparità e diseguaglianza tra nord e sud del mondo anche in ambito medico

    Sono impressionanti i numeri che vengono presentati dal Comitato Collaborazione Medica a corredo del progetto “Sorrisi di madri africane”. Morbillo, infezioni e dissenteria uccidono, in Africa sub-sahariana, un bimbo ogni sette secondi; e sono 160.000 le donne che hanno perso la vita per portare alla luce un figlio o una figlia.

    Uno scatto fotografico che mostra a tutti noi la disparità e diseguaglianza che distacca il nord dal sud del mondo; alla base di questa enorme differenza vi è la povertà. In Africa sub-sahariana mancano dottori, infermieri e ostretiche ed è a loro che guarda la campagna “Sorrisi di madri africane”.

    Gli obiettivi che si pone il Comitato Collaborazione Medica sono importanti e ambiziosi: formare 2.700 operatori sanitari; assistere 170.000 donne durante il parto e la gravidanza; vaccinare e curare 780.000 bimbi. Per raggiungere la meta è necessario l’impegno di tutti. La Regione Piemonte ha individuato anche in Africa sub-sahariana uno dei territori di intervento delle politiche di cooperazione internazionale. È importante l’attività che la nostra amministrazione può realizzare per mettere in rete competenze, come cooperazione e sanità, e i soggetti operanti sul territorio in questo ambito.

    È stato approvato a inizio agosto il Piano Annuale 2015 degli interventi regionali per la promozione di una cultura ed educazione di pace, per la cooperazione e la solidarietà internazionale. Nel complesso l’intervento regionale si attuerà mediante: la realizzazione e il co-finanziamento di progetti europei attualmente in corso di realizzazione; programmi di sostegno alle iniziative di cooperazione decentrata delle Autonomie Locali piemontesi; iniziative di cooperazione di completamento delle azioni più recenti realizzate nell’ambito delle convenzioni già stipulate con alcuni attori piemontesi; attività di monitoraggio dei programmi nazionali, europei e internazionali al fine di predisporre nuovi progetti di cooperazione.

Commenti chiusi