• Rappresentanza femminile = contenuti diversi!

    Questa mattina sono stata alla presentazione di Expoelette 2017, il forum internazionale delle donne al governo della politica e dell’economia che si terrà al Castello di San Giorgio Canavese dal 5 al 7 luglio. Sono convinta che esperienze del genere debbano essere sostenute dalle istituzioni e debbano essere integrate con il lavoro che noi portiamo avanti.

    Quello della rappresentanza femminile è un tema che sembra non interessare al nostro Paese e anche quando si parla di come modificare i sistemi elettorali non si affronta nel dibattito pubblico il nodo dei meccanismi a sostegno della rappresentanza femminile. Tutto questo ignorando che la quantità di donne elette può tradursi in rappresentanza sostanziale nei modi e nei contenuti della politica.

    Riflessioni che devono tenere conto anche del modo in cui la politica viene percepita poiché risulta essere distante dalle problematiche della popolazione e incapace di dare risposte. I dati sull’affluenza delle ultime elezioni amministrative ne sono la prova e allora mi chiedo: perché non proviamo a cercare un cambiamento al femminile?

    In Francia Macron lo ha fatto. Il neo presidente francese ha scatenato una vera e propria rivoluzione rosa. Le donne presenti nel Parlamento francese adesso sono 223 donne, nel 2012 erano solo 155. Il numero più alto di sempre. Le donne rappresentano ora il 38,65% dei rappresentanti eletti, con un picco del 46,45% di donne parlamentari nel partito di Macron.

    Macron si è fatto interprete di un cambiamento che si è anche sostanziato in una presenza femminile molto significativa. Proviamo a scatenare questa rivoluzione anche in Italia? Potremmo farlo partendo dallo spunto: come la presenza femminile può determinare contenuti diversi e di conseguenza il cambiamento che molti elettori e molte elettrici si aspettano?

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