• Presto in Piemonte una legge contro la violenza di genere

    Presto in Piemonte una legge quadro contro la violenza di genere. I fatti di Colonia avvenuti la notte di Capodanno hanno riportato il tema al centro del dibattito pubblico italiano e internazionale, ma per affrontare la questione in modo equilibrato e risolutivo è necessario evitare qualsiasi forma di strumentalizzazione. Domani in IV Commissione del Consiglio regionale del Piemonte il dibattito sul disegno di legge numero 142 “Interventi di prevenzione e contrasto alla violenza di genere e per il sostegno delle donne vittime di violenza e ai loro figli”.

    Chi ha a cuore veramente il tema del contrasto alla violenza di genere è consapevole della sua complessità ed è per questo che si guarda bene dall’inserirsi in un dibattito da stadio. Io, a differenza di molti che in questi giorni stanno alimentando uno scontro fuorviante e pericoloso, fra posizioni contrapposte, ho lavorato per mettere al centro dell’agenda politica regionale percorsi legislativi atti a individuare soluzioni. È il caso del disegno di legge “Interventi di prevenzione e contrasto alla violenza di genere e per il sostegno delle donne vittime di violenza e ai loro figli” con il quale abbiamo l’ambizione di ottenere risultati concreti pur essendo consapevoli che non potrà bastare per risolvere il problema.

    Domani durante la seduta della IV Commissione del Consiglio regionale del Piemonte (che si terrà dalle ore 14.30) verrà esaminato il testo del ddl, con le modifiche presentate, frutto dell’attività di consultazione e confronto avvenuta nei mesi scorsi. Il testo dovrebbe assumere il carattere di legge quadro e ha l’intento di mettere a sistema, valorizzare e potenziare tutto ciò che già esiste a livello di reti locali e di risorse territoriali.

    L’assessorato alle Pari Opportunità della Regione Piemonte ha inoltre sostenuto i 17 Centri antiviolenza e le 9 Case protette presenti sul territorio regionale favorendo un finanziamento superiore al milione di euro in due anni e incrementando di 250.000 euro il Fondo di solidarietà per il patrocinio legale alle donne vittime di violenza e maltrattamenti.

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