• Pace e Diritti Umani

    La leva fondamentale per una sinistra moderna può essere oggi non tanto la solidarietà, quanto la cittadinanza, che include la triade, libertà, uguaglianza e fraternità, ed è espressione di partecipazione.

    La cittadinanza comprende sia la dimensione politica che quella sociale: istruzione, salute, lavoro e sicurezza costituiscono la sua base di partenza.

    La cittadinanza è anche un concetto inclusivo, aperto ai nuovi arrivati.
    Nella democrazia paritaria, la sinistra deve trovare il sistema di valori capace di coniugare le esigenze di giustizia e di equità delle minoranze escluse con le aspirazioni di chi ha raggiunto il benessere, e nello stesso tempo proiettare verso il resto del mondo quello stesso sistema di valori in funzione di un diverso modello di globalizzazione.

    I diritti sono la base con la quale si costruisce la società moderna. Vengono ancor prima dei bisogni. E sono l’unica cosa a non essere negoziabile.
    Questa convinzione mi ha portato ad iscrivermi ad Amnesty International nel 1992, ancor prima di impegnarmi attivamente in politica.

    Negli ultimi anni ho collaborato con Emergency in particolare nella raccolta di firme per la proposta di Legge di iniziativa popolare per l’attuazione del principio di ripudio della guerra sancito dall’articolo 11 della Costituzione italiana: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”.

    La pace è un bene fondamentale di ognuno. Il ripudio della guerra appartiene costituzionalmente ai cittadini italiani e ad essi spetta oggi di ripristinarlo. Questi i principi alla base del Progetto di Legge – Norme di attuazione del ripudio della guerra sancito dall’art. 11 della Costituzione e dallo Statuto dell’ONU – che chiede al Parlamento l’approvazione di una serie di garanzie per l’effettivo rispetto dell’articolo 11.

    Con lo stesso spirito ho collaborato con Attac Italia nella raccolta delle firme per la proposta di legge di iniziativa popolare di istituzione della Tobin Tax sulle transazioni finanziarie.

    Sempre con Attac Italia sto seguendo un altro tema legato ai diritti: la difesa dei servizi pubblici locali. Ho partecipato a Liegi (Belgio) nell’ottobre 2005 e a Ginevra nel 2006 alla Convenzione europea degli enti locali contro l’Accordo generale sul commercio dei servizi (Agcs) e per la promozione dei servizi pubblici. Al centro del dibattito, la difesa di servizi essenziali di interesse pubblico (acqua, luce, trasporti, sanità, istruzione) da scelte “neo-liberiste” che questo accordo imporrebbe alle amministrazioni locali.

    Su questi temi ho presentato in Consiglio Comunale, mozioni e ordini del giorno, come la mozione sulla politica locale dell’acqua e l’ordine del giorno sulla difesa dei servizi pubblici locali.

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