• Matrimoni gay: la Corte Suprema li legittima anche in Alabama

    Anche in Alabama le coppie omosessuali potranno sposarsi. La Corte Suprema degli Stati Uniti ha legittimato i matrimoni tra persone dello stesso sesso nel più conservatore degli Stati del Sud. Nel 2006 l’81% degli elettori votarono “si” a un emendamento della costituzione per proibire ai gay di sposarsi. Adesso i giudici costituzionali mettono con le spalle al muro gli stati tradizionalisti che sono indisponibili a trascrivere i matrimoni omosessuali e tendono a forzare le procedure amministrative statali.

    Si chiamano Dinah McCaryer e Olanda Smith le prime due donne che hanno goduto del pronunciamento della Corte Suprema e che si sono potute sposare a Birmingham, in Alabama. Intanto negli USA la lotta per i diritti di tutti/e sta facendo passi avanti: John Kerry ha annunciato che nominerà un inviato speciale per i diritti dei gay nel mondo; sono previsti visti di ingresso per emigranti a coppie dello stesso sesso; la condanna delle leggi anti-omosessualità in Uganda.

    Una battaglia, quella per i diritti dei cittadini omosessuali, che a qualcuno ricorda quella combattuta a cavallo tra gli anni cinquanta e gli anni sessanta per l’uguaglianza degli americani di colore. Anche all’epoca lo scontro fu tra Stati permissivi e Stati tradizionalisti e l’Alabama era tra i territori che non volevano concedere i diritti dei neri. Oggi, come ieri, è netto il rifiuto degli ufficiali giudiziari di quattro contee dell’Alabama a negare un diritto: cinquant’anni fa la libertà dei neri a registrarsi per il voto, cinquant’anni dopo la licenza matrimoniale.

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