• Il Piemonte è la casa dei Diritti: ecco cosa facciamo contro la violenza sulle donne

    Il 25 novembre in tutto il mondo si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Si tratta di una ricorrenza che è stata istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite per sensibilizzare governi, organizzazioni internazionali e ONG sul tema e per incitare a operare al contrasto del fenomeno.

    Per la Regione Piemonte il contrasto alla violenza di genere è una priorità d’intervento e a dimostrarlo vi sono le politiche messe in campo in questi primi trenta mesi di attività. L’approvazione della legge regionale numero 4 del 2016 “Interventi di prevenzione e contrasto della violenza di genere e per il sostegno alle donne vittime di violenza ed ai loro figli” è stato il primo passo con il quale mi sono posta l’obiettivo di mettere a sistema tutti i possibili interventi a favore delle vittime di violenza.

    L’ultimo passo avanti fatto in questo ambito è l’approvazione del regolamento attuativo della legge regionale contro la violenza sulle donne con il quale vengono definiti i criteri per l’istituzione e le modalità organizzative dei centri antiviolenza e delle case rifugio, nonché gli standard gestionali e di qualità di queste due tipologie di servizio.

    La Regione Piemonte, oltre a continuare a sostenere la rete dei centri antiviolenza e delle case rifugio, è intenzionata a potenziare la sperimentazione e diffusione degli interventi per il sostegno e la presa in carico degli autori della violenza e a favorire la realizzazione di attività formative di aggiornamento per gli/le operatori/trici anche in relazione ai profili standard presenti nel Repertorio regionale degli standard formativi, quali l’Operatrice servizi antiviolenza, al fine di garantire un’offerta formativa omogenea e certificabili su tutto il territorio regionale.

    Quello dell’ente regionale vuole essere anche un sostegno economico al contrasto della violenza di genere. Fino a oggi sono stati stanziati fondi per circa 1.700.000 euro, suddivisi nel sostegno della rete dei 17 centri antiviolenza e delle 7 case rifugio, nel progetto Move Up e Fondo di solidarietà per il patrocinio legale alle donne vittime di violenza e maltrattamenti.

    Per il 2017 i fondi destinati al contrasto della violenza contro le donne in totale saranno 750.000 euro per i centri antiviolenza e le case rifugio già finanziati nel 2016; per il Fondo volto a sostenere le azioni in sede giudiziaria; per l’istituzione di centri antiviolenza e per gli oneri in attuazioni della legge regionale 4 del 2016, in aggiunta allo stanziamento di risorse nazionali di circa 2.000.000 di euro che spetteranno al Piemonte.

    Non dimentichiamo i finanziamenti ai centri antiviolenza assegnati direttamente con un bando del Dipartimento Pari Opportunità per un totale di 12 milioni di euro e il bando di 5 milioni di euro per progetti nelle scuole per sensibilizzare gli studenti e le studentesse.

    È necessaria però anche un’azione di sensibilizzazione verso la cittadinanza. È per questo che ho dato disposizioni per la realizzazione di una apposita campagna di comunicazione contro la violenza sulle donne. La campagna vive in ambito digitale, ma anche tradizionale: sulla sezione Diritti del sito della Regione Piemonte è stata creata una pagina apposita dedicata al 25 novembre dentro la quale è presente materiale informativo e di pubblica utilità rivolto alla popolazione femminile; sono state realizzate tre cartoline tematiche che hanno l’obiettivo di informare sui contenuti della legge regionale contro la violenza di genere, sulle azioni concrete messe in atto dalla Regione Piemonte e sul numero di pubblica utilità 1522.

    La Regione Piemonte vuole essere la casa dei Diritti e ho voluto che questa casa fosse completamente trasparente, per questo sono stati pubblicati sul sito Diritti, nella sezione “Reti regionali” sotto la Mappa dei centri antiviolenza tutti i progetti che sono stati finanziati dall’ente regionale.

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