• D’amore non si muore, le donne vittime di violenza in prima fila al Piccolo Regio per il concerto dei Syndone e per ricordare che in Piemonte dire basta è più facile

    Caterina Medici, una vita di miseria, morta tra le fiamme in Piazza Vetra, a Milano, dopo essere stata accusata di stregoneria. Ipazia, astronoma greca uccisa   dal fanatismo religioso. Donne vittime di una società profondamente maschilista. Su questi personaggi, e su altri dalle storie complicate, verterà il concerto del 25 novembre, pensato per   ricordare la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Sul palco del Piccolo Regio salirà il sestetto  Syndone che si esibirà in uno spettacolo tratto dall’album Mysoginia. In prima fila ci saranno i centri antiviolenza, diverse autorità impegnate nella lotta a questo triste fenomeno, ma soprattutto ci saranno le donne vittime di violenzaAlcune di loro prenderanno la parola alle 18, per raccontare come sono riuscite a trovare la forza per denunciare fidanzati e mariti e riprendere in mano la propria vita.

    Interverrò io e anche il presidente della Regione, Sergio Chiamparino, per spiegare in che modo la Regione viene incontro alle donne che decidono di denunciare la violenza. Dal 2016 una legge regionale ha messo le basi per il consolidamento di un sistema che collega e supporta tutti coloro che si occupano di questo tema. In particolare è stato istituito un fondo per sostenere le spese legali di chi fa causa al compagno violento, ci sono case rifugio e centri antiviolenza in grado di ospitare e dare consulenza alle vittime. Le donne non sono sole.

    Subito dopo, sul palco, saliranno i  Syndone, una delle più importanti art-rock band italiane. L’occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” sarà per loro solo la prima tappa di una tournée, il punto di partenza per la diffusione di un messaggio sociale ben preciso. Durante lo spettacolo saranno presenti proiezioni, una voce recitante femminile, una piccola orchestra d’archi. Mysoginia è una performance di musica, parole, immagini e teatro dedicata alla figura della donna nella storia e nel contemporaneo. Un luogo dell’inconscio all’interno del quale tornano le eroine della storia, la violenza dei loro drammi, e dove sognare una catarsi, un’evoluzione della misoginia stessa nascosta in ognuno di noi.

    I messaggi, i personaggi, le immagini che appaiono durante il concerto di Syndone sono quelle dell’omonimo lavoro discografico e rispettano l’ordine dei brani all’interno dell’album. Sarà uno spettacolo senza soluzione di continuità che abbraccia diversi tipi di espressione artistica, multimediale, come si potrebbe definire (termine spesso abusato e tradito), dove i linguaggi contemporanei della performing art hanno l’unico obiettivo di portare in primo piano ciò che di solito viene nascosto, quei tasselli maledetti della storia che anche la nostra cultura occidentale tende ancora a nascondere.

    Quello del 25 sarà l’appuntamento principe per ricordare le donne vittime di violenza, ma gli appuntamenti che mi accompagneranno verso quella data sono diversi. Mercoledì sarò a  Cascina Marchesa, con Liberamente donna, per l’incontro ‘Donne oggi, in una società che cambia’, organizzato dalla circoscrizione 6. Giovedì a Mirafiori parteciperò alla serata ‘Donna dimmi di te’, organizzata dalla cooperativa Spico. Venerdì la giornata inizia alle 9 con l’incontro ‘Ri-conoscere per cambiare’ al Campus Einaudi, organizzato dai Cug, e proseguirà con il convegno ‘The diffused feminity concept’ all’E Campus, in via Duca degli Abruzzi, per poi seguire con l’incontro ‘Donne e violenza sul lavoro’, alle 12,30, nella sede dell’Ires, in via Nizza. Sabato, alle 16, sarò a Barge per l’iniziativa ‘Narrazione al femminile’ incentrata sulla tratta, presso la biblioteca Michela Ginotta. Mentre alle 21 sarò alla presentazione del libro ‘Non sono come tu mi vuoi’, al Circolo dei lettori di Torino, insieme agli autori Stefano Peiretti e Francesca Longobardi. Domenica alle 9,30 parteciperò alla camminata Liber* di camminare a Caselle. Alle 14,30 infine sarò al Massimo per la proiezione del film ‘Processo a Caterina Ross’, di Gabriella Rosaleva. 

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