Cota in piazza contro lo “ius soli”? Smetta di fare propaganda e venga in Consiglio regionale a lavorare per il Piemonte
Il Presidente Cota sarà in piazza per raccogliere firme contro lo “ius soli”? L’unico aspetto positivo di questa vicenda è che almeno, volendo, sapremo dove trovarlo visto che in Consiglio regionale non si vede praticamente mai.
Il governatore della Regione ha dichiarato: “Proponiamo una raccolta firme contro l’ipotesi di introduzione del principio dello “ius soli”: coi tanti problemi che ci sono oggi, proporre un diritto di cittadinanza facilitato è infatti pura ideologia”. Vorremmo ricordare a Cota che è anche pura ideologia proporre una raccolta firme contro lo “ius soli” in un momento nel quale lui dovrebbe pensare ad altro e mettere da parte la propaganda.
Lo “ius soli” sarebbe solamente una norma di civiltà. Cota, anche solo per formazione professionale e culturale, dovrebbe sapere che nel mondo circa 30 stati su 194 applicano lo ius soli in modo automatico e senza condizioni, e non stiamo parlando di paesi del terzo mondo che sono diventati, per citare un termine da lui utilizzato, una “calamita proprio per l’immigrazione clandestina”. Tra questi vi sono infatti gli Stati Uniti d’America, il Canada, quasi tutti gli stati del Sud America e il Pakistan, Grecia, Francia, Portogallo, Irlanda, Regno Unito e Finlandia.
Il Presidente dunque frequenti meno le piazze e sale conferenze, venga in aula e lavori per il Piemonte, i piemontesi e i futuri nuovi cittadini.