Alle primarie con il matrimonio omosessuale
Abbiamo più volte sostenuto che il nostro Paese sia fanalino di coda in tema di diritti civili rispetto agli altri stati europei. Ci siamo trovati sempre più frequentemente a valutare l’opportunità di stigmatizzare o ignorare dichiarazioni di alcuni politici, che sono senza ombra di dubbio omofobe. Sembrava che solo le sentenze della magistratura segnassero un passo avanti nel riconoscimento dei diritti delle coppie omosessuali, gay e lesbiche, come sarebbe più corretto nominarle.
Ora invece questo tema è passato prepotentemente fra le priorità dell’agenda politica, e non possiamo che registrarlo positivamente. Per noi i diritti civili non vengono prima o dopo gli altri diritti, né riguardano solo delle presunte minoranze.
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