Sulla caccia Cota passa dagli impegni agli auguri. Noi ci auguriamo che si dimetta
In Regione siamo alla farsa, non possiamo che provare sgomento.L’impegno sull’approvazione di un odine del gorno che fornisse garanzie formali per una nuova legge sulla caccia in Piemonte che si era preso il Presidente della Regione oggi diventa un semplice augurio. Non è accettabile! Quello che è accaduto questa mattina in Aula è politicamente significativo.
Il pasticcio in fase di votazione dell’ordine del giorno Carossa-Pedrale nella quale parte della maggioranza ha votato contro la stessa, consapevole del fatto che avrebbe affossato un impegno assunto dallo stesso Cota, trasforma l’abrogazione della legge 70 del 1996 in un vero e proprio attacco alla democrazia. Non possiamo parlare di un incidente tecnico, ma di un vero e proprio atto politico. Questa bocciatura rende necessaria una verifica della maggioranza stessa.
Il Presidente Cota ci ha detto che “si augura che si possa arrivare all’approvazione di una legge al rialzo sulla caccia”: cosa intende dire? Comprendiamo il suo imbarazzo, ma deve dare spiegazioni all’aula intera, compresa la sua maggioranza. Il disorientamente del centrodestra, che segue il voto delle amministrative di ieri, è la botta finale che subisce anche la maggioranza regionale piemontese. Speriamo che al più presto il Piemonte possa avere un nuovo Governo.